Pechino: da Water Cube a Ice Cube, dall’oro di Fede al… curling

La vasca che vide il trionfo della Pellegrini ai Giochi del 2008 trasformata in palazzo del ghiaccio per l’Olimpiade invernale Bijing2022

di Roberto Parretta

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al trionfo d’oro di Federica Pellegrini, al torneo olimpico di curling. E’ il destino vissuto dal “Water Cube” di Pechino, lo stadio che nel 2008 ospitò le gare di nuoto, tuffi e sincro dei Giochi olimpici estivi e che oggi è stato ribattezzato “Ice Cube”, trasformato nel palazzo che ospita il torneo di curling dell’Olimpiade invernale iniziata due giorni fa nella capitale della Cina.

Una trasformazione che renderà decisamente più affascinante il torneo, anche perché gli stessi atleti sanno benissimo che in quell’impianto è stata scritta una pagina indelebile di storia: è il luogo dove Michael Phelps conquistò le 8 medaglie d’oro, superando di una il vecchio primato che il connazionale statunitense Mark Spitz aveva stabilito a Monaco 1972. Per gli italiani è invece bello ricordare lo storico oro di Federica Pellegrini nei 200 stile libero e l’argento di Alessia Filippi negli 800.

Il Water Cube ospitava 17.000 spettatori, mentre l’Ice Cube ne può contenere 6.000. L’edificio squadrato sembra più o meno lo stesso di 14 anni fa, compreso il suo splendido esterno blu di pannelli traslucidi che assomigliano a bolle di sapone e si illuminano di notte in display colorati. Dopo i Giochi del 2008, il Water Cube è stato convertito in un parco acquatico pubblico che includeva scivoli d’acqua, sebbene la piscina principale e le piscine di allenamento siano state mantenute in posizione. Anche i trampolini del 2008 sono ancora lì, ma sono bloccati alla vista durante la gara di curling da un grande fondale e una scheda video.

Dopo che Pechino ha ottenuto i Giochi invernali, i funzionari hanno iniziato a progettare una struttura di supporto convertibile e un sistema di produzione del ghiaccio rimovibile per consentire all’edificio di essere utilizzato per il curling senza perdere la piscina. Dopo che la piscina è stata prosciugata, una struttura di oltre 2.500 travi in ​​acciaio e più di 1.500 pannelli prefabbricati in calcestruzzo leggero viene assemblata per supportare la superficie di curling: le lastre di ghiaccio sono appena più corte della piscina olimpionica. Può essere riconvertito in piscina in circa 20 giorni.

E se nel 2008 a far esultare l’Italia erano state Pellegrini e Filippi, oggi in quello stesso impianto a sognare la medaglia nel torneo di doppio misto ci sono Stefania Costantini (22enne di Cortina) e Amos Mosaner (26enne trentino), che, dopo avere conquistato 6 vittorie su 6 nelle eliminatorie, sono approdati in semifinale. 

Forza Ragazzi!!!!

Ecco il time-lapse della sua trasformazione:

Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!

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