Arjola Trimi: «Prima i pali, poi l’argento!»

Ripercorriamo la storia olimpica delle discipline acquatiche attraverso i racconti e la vita dei protagonisti: alle Paralimpiadi di Rio l’azzurra ha centrato l’obiettivo che sognava

di Roberto Parretta

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uella di Rio de Janeiro 2016 è stata la sua prima Olimpiade e al primo colpo Arjola Trimi è riuscita a tornare a casa con una bella medaglia d'argento al collo. È vero che sperava di raccogliere qualcosa di più, ma, come ci ha raccontato, non è stato semplice arrivare al massimo della forma al momento giusto: non è stato semplice mettersi alle spalle i "pali", come li chiama lei, presi nelle prime gare, prima di andare a giocarsi la sua ultima chance nell'ultima gara del programma, i 50 stile libero. E così l'avventura a Rio resta nella sua memoria come un momento meraviglioso.

Complice il ritorno a Tokyo a 57 anni da quella prima edizione dell’Olimpiade giapponese, On The Blue ha pensato che non ci sarebbe potuta essere occasione migliore per riaprire e chiudere quel cerchio andando a raccontare la carriera, ma soprattutto la vita, di chi è stato attore protagonista dei Giochi. Così, con un protagonista per edizione andremo a ripercorrere le storie dei più grandi azzurri e l’evoluzione delle discipline acquatiche. Un viaggio se vogliamo romantico, ma soprattutto istruttivo, destinato ai più giovani, per ricordare loro che se oggi abbiamo atleti di caratura mondiale capaci di riempire il medagliere olimpico, è perché qualcuno ha aperto loro quella porta…

Quando parliamo di Arjola Trimi, non possiamo non ricordare che siamo al cospetto di una campionessa assoluta: tra Mondiali ed Europei ha portato a casa 34 medaglie, di cui 16 d’oro, senza contare i record del mondo stabiliti nelle sue distanze, che vanno dai 50 ai 200 stile libero. Il suo viaggio olimpico non è comunque terminato, visto che tra poche settimane sarà tra i protagonisti più attesi delle Paralimpiadi di Tokyo.

Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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