La nuova gondola firmata Philippe Starck è all’insegna dell’innovazione

di Martina Grandori

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a gondola? Il simbolo di Venezia, emblema indiscusso di questa città, un’imbarcazione unica al mondo: 11 metri, 600 chili, 280 i pezzi che la compongono e 8 i tipi di legno utilizzati. Un gioiello di ingegneria nautica e artigianato Made in Italy. Un fiore all’occhiello che l’audace e creativa matita del designer Philippe Starck ha rivisto.

Si chiama “Dream of Winter gondola per Venezia”, per ora è soltanto un progetto sviluppato insieme a VeniSIA, l’acceleratore aziendale dell’Università Ca’ Foscari, voluta fortemente da Marco Balich, membro di VeniSIA, che ha invitato Philippe Starck, residente da 50 anni a Burano, ad immaginare una nuova gondola (anche per i mesi invernali) all’insegna della sostenibilità.

Dream of Winter Gondola per Venezia

Per ora la Dream of Winter resta un’immagine in 3D, farà parte della collezione dell’Università Ca’ Foscari, dove gli studenti potranno studiarla e approfondirla, Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità è il macro progetto sostenuto dalla Regione Veneto e dal Governo Italiano per portare aventi il discorso fondamentale della tutela ambientale per dare nuova linfa vitale alla Laguna. E non ci poteva essere niente di più strategico che chiedere ad un nome di risonanza mondiale qual’è Philippe Starck, di immaginare un nuovo look più sostenibile per un simbolo che fonde l’identità della bellezza del patrimonio culturale italiano con l’innovazione della ricerca.

«Ho molta ammirazione e rispetto per la gondola, una delle barche più complesse al mondo con il suo design completamente asimmetrico ma che nonostante ciò bilancia perfettamente il suo peso e può navigare agilmente anche nelle condizioni più difficili. È magia, è pura magia. Per questo è un grande onore per me immaginare una gondola dei sogni e, soprattutto, una gondola invernale con una piccola stanza al centro. Ecco perché quello che mostro oggi non cerca di essere realistico ma è solo un sogno» ha dichiarato alla presentazione il designer.

Ma oltre alla rivisitazione delle forme, Starck guarda al futuro nella scelta dei materiali, delle tecnologie e delle attrezzature: bioresine di alghe, bambù compresso, accessori come lo stabilizzatore giroscopico alimentato da energia solare, assistenza elettrica con mini turbina elettrica alimentata da energia solare e idrogeneratore.

E se per Hermann Hesse la gondola nera, slanciata, con il suo movimento “lieve, senza rumore alcuno, parte integrante della città dell’ozio, dell’amore e della musica”, aveva una bellezza da sogno, quella di Starck forse richiederà un po’ di tempo per farsi amare, ma sicuramente trasmetterà quello stesso sogno che è navigare per i canali di Venezia.

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

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La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

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Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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