Matt Damon, vuole cambiare il modo in cui le persone pensano all’acqua

L’attore americano è il co-fondatore di due associazioni: H20 Africa Foundation e Water.org per la tutela e la salvaguardia dell’acqua potabile.

di Redazione

«I

mmaginiamo un giorno in cui tutti hanno accesso all’acqua pulita e ai servizi igienici e lo immaginiamo in questa vita» dichiara Matt Damon. Si, proprio Matt Damon, uno degli attori americani più influenti del cinema contemporaneo, vincitore di un premio Oscar per la sceneggiatura di "Will Hunting" e nominato 4 volte come miglior attore, protagonista in film di straordinario successo come "Invictus" o come la trilogia di "Oceans' Eleven" e la saga di "The Bourne". Un attore che ha sempre saputo andare ben oltre il suo ruolo a Hollywood e la prospettiva di un red carpet e che, anzi, ha sfruttato la sua enorme popolarità per mettersi a servizio degli altri.

Prima che la sua carriera di attore decollasse alla fine degli anni ’80, Matt aveva viaggiato con la mamma fuori dagli Stati Uniti e messo di fronte alla povertà nei paesi in via di sviluppo, dichiara: «Ho capito subito che il mondo era molto più grande della mia città natale». Ma è stato in un viaggio fatto più tardi dove si è ritrovato a vivere in una comunità afflitta dalla crisi idrica globale: durante le riprese di un film nell’Africa subsahariana, Matt Damon ha trascorso del tempo con le famiglie in un villaggio dello Zambia che non avevano accesso all’acqua e ai servizi igienici.

 È stato quello l’episodio che ha ispirato il suo impegno in questo particolare settore, fondando nel 2006 H20 Africa Foundation, per sensibilizzare sulle iniziative per l’acqua potabile nel continente. «Non puoi risolvere la povertà senza risolvere il problema dell’acqua e dei servizi igienico-sanitari». Ma mentre la sua fondazione portava l’acqua alle famiglie bisognose in Africa, l’attore si rendeva conto di aver bisogno di maggiori competenze.

Nel 2008, durante una riunione annuale della Clinton Global Initiative a New York, Matt Damon incontrò Gary White, un ingegnere di Kansas City che si era guadagnato una reputazione internazionale come esperto di acqua e servizi igienici. Rendendosi conto dell’impatto globale che avrebbero potuto generare insieme, Matt e Gary hanno unito H20 Africa e Water Partners International per creare Water.org nel 2009. Da allora hanno viaggiato in tutto il mondo per osservare, imparare e migliorare le soluzioni per fornire alle persone acqua potabile. Nei primi anni di Water.org, una visita ad Haiti ha alimentato la passione e la motivazione di Matt a cambiare il futuro per milioni di persone in tutto il mondo.

«Quando ero ad Haiti ricordo di aver avuto questa conversazione con questa bambina. Aveva 13 anni, quanti ne aveva all’epoca la mia figlia maggiore. E le chiesi, ora che aveva accesso all’acqua e non doveva più passare ore ogni giorno a raccoglierla, cosa avrebbe fatto del suo tempo libero. Hai intenzione di fare i compiti? “Non ho bisogno di più tempo per fare i compiti, sono la più intelligente della mia classe”, mi rispose. E allora io replicai: “Allora cosa farai?” Mi ha guardato dritto negli occhi e ha detto: “Giocherò”. Mi si sono piegate le ginocchia a pensare che non avesse mai avuto il tempo di giocare. Questo è quell’impatto incalcolabile che ottieni quando hai accesso all’acqua. L’accesso all’acqua è accesso all’istruzione, accesso al lavoro, accesso soprattutto al tipo di futuro che desideriamo per le nostre famiglie e per tutti i membri della grande famiglia umana».

Lo scorso 21 ottobre 2020 è uscito sulla piattaforma Netflix “Brave Blue World”, il documentario girato in 5 continenti che inquadra una ottimistica realtà di come l’umanità stia adottando nuove innovazioni tecnologiche per ripensare alla gestione delle risorse idriche del nostro pianeta.

Brave Blue World, con gli attori attivisti come Matt Damon e Jaden Smith, «è un grande film, assolutamente da non perdere» come afferma a voce narrante Liam Neeson. «Dovrebbe essere proiettato in ogni scuola. Infatti, tutti i ragazzi hanno sentito parlare di cambiamenti climatici, ma questo film affronta l’argomento in modo approfondito e diretto e riguarda anche la disponibilità dell’acqua, che molti di noi danno per scontata».

«Non vedo l’ora che Brave Blue World sia lanciato in tutto il mondo», afferma Paul O’Callaghan, produttore esecutivo e fondatore della Brave Blue World Foundation. «Quando abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio due anni fa, il nostro obiettivo era quello di aumentare il livello di consapevolezza dell’opinione pubblica in merito alla crisi globale dell’acqua e di velocizzare quindi l’adozione delle possibili soluzioni».

Gli autori del documentario hanno compiuto un viaggio incredibile alla ricerca di pionieri e innovatori che affrontano le sfide idriche e igienico sanitarie in tutto il mondo. «Come siamo fortunati a essere coloro che risolvono tutto questo» dichiara Matt Damon durante le riprese del film. Possiamo senza dubbio dichiarare che nella sua vita reale Matt Damon mette a disposizione il suo “genio ribelle” da “ladro gentiluomo” impersonificando tutti gli “invincibili” personaggi che ha interpretato sul set cinematografico per ispirare le altre persone e promuovere un cambiamento del loro modo di pensare all’acqua.

Ecco il team di “On The Blue”: Carolina, Cinzia, Consuelo, Costanza, Fabrizio, Francesca, Katia, Lorenzo, Lucio, Martina, Manuel, Pino, Roberto e Stefano. Ogni giorno vi raccontiamo l'acqua in ogni sua forma e declinazione, attraverso esperienze e racconti delle donne e degli uomini che seguendo il flusso delle onde andremo a incontrare, o ci verranno incontro.

TOP

 

 

Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

SEGUI LE NOSTRE

“ONDE BLU”!!!