Mare, rocce e storia: benvenuti alle isole Egadi

Favignana con le sue tonnare, Marettimo la selvaggia e la piccola Levanzo con la sua atmosfera sospesa… l’arcipelago delle Egadi al largo di Trapani, in Sicilia, è un luogo magico da scoprire

di Carolina Saporiti

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eno conosciute di altre isole siciliane, le Egadi sono un arcipelago che fa innamorare chiunque ci arrivi per la prima volta. Si trovano al largo della costa occidentale, all’altezza di Trapani: l’arcipelago è composto da Favignana, la più grande e più vicina da raggiungere (mezz’ora di aliscafo), Marettimo, Levanzo, l’isolotto di Formica e lo scoglio di Maraone.

L’acqua delle Egadi ha mille sfumature che entrano negli occhi, dal blu intenso al turchese, dal verde acqua all’azzurro cristallino, a ogni ora del giorno il mare sembra trasformarsi e voler dirci qualcosa di nuovo e di diverso. E forse questo si deve alla fauna e alla vegetazione che si trova nelle sue acque e che appassiona chi fa snorkeling, chi fa immersioni e ovviamente anche chi veleggia.

Il vento regna tra le Isole Egadi: non si vede, ma la sua presenza è concreta. Il nome Favignana deriva da Favonio, il nome di un vento caldo di ponente che ne determina il clima molto mite, ma soprattutto tra gli isolani c’è chi dice che prima dello Scirocco nessuno qui riesca a parlare italiano, perché le parole si conficcano in gola come spine di pesce… E non resta che provare per vedere se è davvero così.

Levanzo, Isole Egadi

Favignana tra mare e storia

 La bellezza del mare delle Egadi è tale da essere diventata Area Marina Protetta, diventando addirittura la più grande d’Europa. Ma Favignana e i suoi abitanti sono strettamente legati al mare storicamente. Fino alla seconda guerra mondiale, questa era la capitale mondiale del tonno rosso, che veniva pescato durante la mattanza estiva, un’antica pratica di pesca che risale al tempo dei Fenici.

Isola di Favignana

La mattanza, come sappiamo, era un rito brutale che aveva però qualcosa di poetico. I tonnaroti uscivano solennemente a remi indossando tute di lana e cappelli neri e a guardarli sembrava quasi si stessero dirigendo a un funerale. Nonostante la violenza della mattanza, i tonnaroti rispettavano il ciclo della vita, lasciando che i tonni si riproducessero prima di ucciderli.

Cala Azzurra, Favignana

Oggi, invece, le imbarcazioni commerciali, attraverso l’uso di radar, riescono a individuare i banchi di tonno prima che raggiungano le secche del Mediterraneo dove si riproducono, con gli effetti devastanti che conosciamo.

Cala Rossa, Favignana

Oggi la mattanza non si pratica più (dagli anni Novanta) e il magazzino della tonnara è diventato un museo che vale sicuramente la pena di essere visitato. Per farsi un’idea dell’isola e ammirare l’orizzonte bisogna andare fino al punto più alto dell’isola dove si trova l’antico Castello di Santa Caterina, una fortezza normanna realizzata in pietra, a scopo difensivo e di avvistamento.

Castello di Santa Caterina, Favignana

E in effetti da quassù si domina tutta la costa. L’isola più bella e famosa di Favignana è quella di Cala Rossa che si trova all’interno di splendide cave di tufo ed è circondata da scogliere che vi corrono tutto intorno. Per pranzo o cena, l’indirizzo da segnarsi è il ristorante Formica.

Cala Rossa, Favignana

Marettimo, la selvaggia

Marettimo, la più occidentale delle Egadi, è un’isola incontaminata e selvatica. È la più montuosa e boscosa dell’arcipelago e non si ha mai l’impressione che sia invasa dai turisti, quindi è l’ideale per chi cerca di fuggire da spiagge affollate e anche per chi ama le vacanze active, perché alle giornate di mare si possono alternare altri di trekking.

Marettimo, Isole Egadi

In passato era conosciuta come isola sacra, forse perché le prime abitanti pare siano state 7 religiose; secondo il romanziere Samuel Butler che ha esplorato questi luoghi nell’Ottocento, Marettimo sarebbe in realtà l’Itaca dell’Odissea di Omero.

Piccola e primordiale Levanzo

Levanzo è la più piccola delle Egadi, dove il tempo sembra essersi fermato e dove la modernità – molto spesso – sembra essere ancora lontana. L’isola è caratterizzata da rocce calcaree bianche  e da tante grotte che si possono visitare, quella più famosa è quella del Genovese.

Levanzo, Isole Egadi

Levanzo va scoperta lentamente, a piedi o via mare in barca: ci sono differenti sentieri che attraversano l’isola, come quello che dal porto, Cala Dogana, raggiunge la rotta del Genovese o quello che attraversa tutta l’isola e arriva al Faro di Capo Grosso, con una delle viste più incredibili di tutte.

Levanzo, Isole Egadi

Come raggiungere le Egadi

Le Egadi si raggiungono in aliscafo o nave traghetto da Trapani. Le tratte sono: Trapani – Favignana, Trapani – Levanzo e Trapani – Marettimo. In aliscafo, Favignana e Levanzo si raggiungono in circa 30-45 minuti di navigazione, mentre per Marettimo serve circa un’ora e mezza di viaggio. Per la nave traghetto (che imbarca anche le auto), i tempi si raddoppiano. L’aeroporto più vicino è quello di Trapani, in alternativa è possibile atterrare a Palermo e prendere un bus che con pochi euro e un’ora di viaggio arriva diretto al porto di Trapani, davanti agli imbarchi per le isole.

Laureata in Lettere Moderne, sono giornalista professionista dal 2011 e vivo a Venezia. Collaboro con diverse testate online e offline. Mi piace scrivere di cose belle e buone: viaggi, cibo&vino, cultura e ambiente. Amo camminare, in spiaggia o nei boschi. Sono curiosa, leggo e prendo sempre appunti.

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