In Sardegna c’è “l’isola green del futuro”

di Redazione

S

i trova nel comune di Villasimius la prima isola del pianeta destinata a diventare completamente green: a raggiungere l’autosufficienza energetica sarà infatti l’isola dei Cavoli, nella Sardegna sud-orientale, che si appresta ad essere alimentata al 100% con energie rinnovabili, utilizzando solo tecnologie a emissioni zero.

Isola dei Cavoli, Villasimius

Dal prossimo settembre, a seguito di un investimento complessivo di 250mila euro tra fondi privati e regionali, il progetto Green Hyland consentirà di accumulare elettricità mediante l’idrogeno grazie a un sistema chiamato Hybox, capace di garantire in autonomia il funzionamento dei servizi di base 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno.

Il nuovo concept ambientale intende superare il concetto del Net Zero per muovere verso il più radicale paradigma del Total Zero. Si tratta di una piccola rivoluzione verde, mirante alla tutela ambientale del patrimonio floro-faunistico di una bomboniera dalla superficie di appena 43 ettari.

Nelle sue coste frastagliate si aprono insenature cinte di massi granitici, mentre le acque cristalline sul fondale di sabbia bianca ospitano (tra gli altri) banchi di delfini e barracuda.

Villasimius, Sardegna
Villasimius, Sardegna

Come evidenzia Fabrizio Atzori – direttore dell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara, ente che gestisce l’isola dei Cavoli – uno degli obiettivi è proprio l’implementazione del turismo legato alla sostenibilità ambientale e alla mobilità, con l’utilizzo di auto elettriche e barche con motori a idrogeno.

A sviluppare il progetto è stata l’innovativa startup locale H2D Energy, i cui responsabili hanno spiegato che il principio essenziale è basato sulla falsariga di quanto avviene con l’uso delle batterie. «Nelle ore diurne – spiega il managing director Carlo ManconiHybox accumula l’energia elettrica prodotta da un sistema fotovoltaico, la trasforma in idrogeno e la restituisce quando il fotovoltaico non produce energia, ossia quando manca il sole.

Tale sistema risolve il problema fisiologico delle energie rinnovabili: la mancanza di continuità». Il risultato di questa soluzione consente un accumulo di energia in eccesso prodotta durante l’estate, che può essere utilizzata in inverno anche a distanza di anni.

Isola dei Cavoli, Villasimius

Nel capitolo denominato “isola del futuro” va inoltre considerato il fattore acqua, quello a cui la nostra indagine guarda naturalmente con maggior interesse: si prevede che la sua erogazione per tutti i servizi sia fornita da un sistema di condensazione dell’umidità dell’aria, denominato AWG (Atmospheric Water Generator), grazie al quale le acque reflue saranno filtrate e purificate da un sistema a osmosi inversa.

Un’ulteriore spinta con cui il sito di Capo Carbonara, attraverso la realizzazione del modello Green Hyland, «compie un salto e – conclude Manconi – diventa un esempio mondiale nella strada verso lo sviluppo sostenibile».

Ecco il team di “On The Blue”: Carolina, Cinzia, Consuelo, Costanza, Fabrizio, Francesca, Katia, Lorenzo, Lucio, Martina, Manuel, Pino, Roberto e Stefano. Ogni giorno vi raccontiamo l'acqua in ogni sua forma e declinazione, attraverso esperienze e racconti delle donne e degli uomini che seguendo il flusso delle onde andremo a incontrare, o ci verranno incontro.

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La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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