Gabriele Detti: “Il nuoto è un insegnamento di vita”

di Roberto Parretta

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uando sei di Livorno, hai il mare che ti scorre nelle vene. Quando hai uno zio allenatore di nuoto, se alla passione aggiungi una guida perfetta, c’è un’ottima probabilità che si possa diventare campioni. Campioni come Gabriele Detti.

Gabriele Detti

Ventotto anni compiuti da pochi giorni, Gabriele Detti e lo zio allenatore Stefano Morini ci hanno ospitato alla piscina Camalich di Livorno per assistere a un allenamento e per scambiare due chiacchiere sull’importanza del nuoto e per aderire alla nostra campagna di sensibilizzazione #mettiamocilacuffia.

Gabriele Detti

Cuffia che Detti deve indossare ogni giorno, in ogni allenamento, in ogni gara, che lo sta accompagnando in una carriera di grandissimi successi. E che quindi consiglia di far indossare a tutti i bambini, soprattutto, per fare in modo che sempre meno persone possano correre il rischio di affogare.

Se poi il nuoto diventerà poi anche lo sport che ti regalerà grandi soddisfazioni, allora siamo capitati dalle persone giuste. Gabriele in carriera vanta due bronzi olimpici a Rio 2016, un oro e due bronzi mondiali, un oro, tre argenti e 4 bronzi europei, oltre a 29 titoli italiani. Di uno così, che dite, ci si può fidare?

Credits Photo: DeepBlueMedia

Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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