Reportage d’autore: le foto di Paola Marzotto a Venezia a favore dell’Antartide

di Martina Grandori

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enezia caput mundi sempre di più quando si parla di grandi progetti culturali e di salvaguardia ambientale. Dal 15 settembre fino al 25, si apre la mostra fotografica “Antarctica, Melting Beauty” della fotografa e fotoreporter Paola Marzotto.

Paola Marzotto

La mostra che si inserisce nel programma del Padiglione Italia “Comunità Resilienti, Sud Globale” organizzato per la 17° Biennale di Architettura trova spazio negli ambienti del Conservatorio Benedetto Marcello ed è curata dall’architetto Paola Ruotolo, mentre l’allestimento e’ dell’architetto Patrizia Serpe.

Una mostra-denuncia sulla situazione attuale dell’Antartide argentina, quel continente ai confini del mondo, oggetto di discussioni fra i maggiori stati Sudamericani, dove le temperature a causa del global warming – e del buco dell’ozono – hanno sfiorato i 19 C°, i ghiacci si sciolgono celermente e il disastro ambientale è ormai inarrestabile.

Paola Marzotto, da sempre molto vicina alla questione ambientale, attiva nel supportare campagne di sensibilizzazione con i suoi lavori, ha immortalato questo contesto molto complicato di un angolo della Terra che rischia di squagliarsi

Le foto di “Antarctica, Melting Beauty” sono state fatte su gommoni e piccoli motoscafi del team di National Geographic Expeditions, sempre in movimento, e sempre e solo con il suo iPhone.

Ciascuna foto esposta è corredata dalla coordinata geografica del luogo in cui è stata scattata, una scelta della fotografa per localizzare visivamente questo disastro ambientale, uno spunto per viaggiare in quei luoghi torturati dall’uomo fino a ridurli quello che sono adesso. Il progetto nasce all’inizio della pandemia, la fotografa si trovava in questi luoghi e l’impatto visivo è stato tale da indurla a voler diffondere immagini sul reale stato di salute dell’Antartide argentina.

La mostra sarà itinerante, dopo Venezia proseguirà per altre destinazioni nel mondo che per il momento restano top secret, le foto sono in vendita e il ricavato andrà a supporto di organizzazioni no profit a supporto dell’Antartica argentina.

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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