Ecco la Casa galleggiante da 5,5 Milioni di Dollari

È stata presentata al Miami Yacht Show: 22,9 metri di lunghezza per 405 mq, la prima casa-yacht totalmente autonoma

di Ludovica De Fazio

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uante volte abbiamo sognato di vivere in una casa sull'acqua? Una soluzione, destinata a pochi e danarosi fortunati, la casa-yacht è stata concepita da un team di architetti olandesi con un ambizioso progetto lanciato durante l'ultimo Miami Yacht Show, a febbraio 2020. Quest’anno la manifestazione non si è svolta causa Covid.

Il suo nome è Arkup, una nuova forma di abitazione ecologica, in grado di elevarsi sopra l’acqua per navigare. L’unico problema è che la casa galleggiante è in vendita alla modica cifra di 5,5 milioni di dollari. Decisamente non per tutte le tasche!

Il progetto è firmato dallo studio di architettura olandese Waterstudio e arredata dalla brasiliana Artefacto.

A vederla non sembra molto di più di un parallelepipedo rovesciato, tutto vetri e terrazze, ma la costruzione è innovativa sotto diversi aspetti. La casa-yacht è dotata di energia a pannelli solari e motori indipendenti, proprio perché i costruttori credono fermamente che il solare sia il futuro delle fonti energetiche e dei trasporti. 

La caratteristica che la rende unica nel suo genere sono però le palafitte idrauliche, che possono essere dispiegate a una profondità di 6 metri per stabilizzare l’abitazione o sollevarla sopra la linea di galleggiamento per evitare le onde e ridurre la manutenzione dello scafo, questo accorgimento la classifica per resistere a uragani di categoria 4 fino a 250 km/h.

Gli interni di un Arkup in Miami Beach

Arkup è un trionfo di tecnologia: pannelli solari da 36 kW e fino a 1.000, banco batterie che secondo i progettisti sono sufficienti a rendere la casa autonoma anche senza collegamenti alla rete. L’acqua piovana viene raccolta dal tetto e purificata per renderla potabile, mentre per internet, tv e radio vengono utilizzati diversi sistemi di comunicazione. La casa è azionata da una coppia di propulsori azimutali elettrici da 100 kW (134 CV), che le consentono di raggiungere i 7 nodi.

La facciata è composta da un ponte mobile e ampie vetrate. Il modello lanciato a Miami presenta una disposizione al piano terra a pianta aperta con soggiorno, zona pranzo, cucina e bagno. Al piano superiore, ci sono un totale di quattro camere da letto, ciascuna con un bagno privato. La villa, ovviamente, viene realizzata su misura in base alle esigenze del cliente, sia come dimensioni, sia come design interno ed esterno. Il modello nella foto è in vendita a Miami e i costruttori sono già al lavoro per la realizzazione di altre case galleggianti; oltre a Miami, l’azienda sta inoltre valutando la possibilità di sviluppare degli eco-resort in Medio Oriente, Asia e Caraibi.

Arkup, casa galleggiante sul mare
Gli interni di Arkup, la casa navigante

«Assomiglia ad una casa, ma in realtà è una barca» dice Nicolas Derouin, co-fondatore di Arkup. «La nostra ambizione? Portare la vita sull’acqua a un livello superiore».

Basta pensare che il payoff del logo di ARKUP è “Avant-gard life on water”, ossia vita d’avanguardia sull’acqua, per comprendere la mission e le finalità di questo progetto.

Lo scopo principale di questo progetto è quello di mostrare il futuro della vita sostenibile, basata sull’acqua e sull’innovazione marina. La soluzione, dichiara Arkup sul proprio sito, è un connubio di ricerca sulle energie rinnovabili, innovazione tecnologica e design spaziale, che colloca questa nuova idea di abitazione tra il mare e la metropoli.

Arkup vista dal mare, sullo sfondo Miami

Arkup è pioniere degli yacht vivibili di lusso, sostenibili e completamente alimentati a energia solare, con un design tecnologico e innovativo; è il primo a commercializzare un prodotto per acquirenti di fascia alta: la “casa blu” è una nave unica nel suo genere che permette di vivere il mare per 365 giorni all’anno.

Possedere un Arkup significa adottare uno stile di vita, possedere un Arkup significa avere una villa mobile che offre ai suoi proprietari la possibilità di viaggiare comodamente, di godersi il mare e di attraccare in qualsiasi porto turistico senza alcuna difficoltà.

Godersi la vista sul mare, allontanarsi dalla città e navigare lungo le coste del mondo senza lasciare mai la propria casa non è mai sembrato così invitante!

Sono una studentessa di chimica farmaceutica, che tra una formula e l’altra, si dedica allo sport, in particolar modo a quello in acqua, luogo che mi appartiene da quando sono piccola e in cui mi sento libera e spensierata. Mi diverto a scrivere, leggere, viaggiare e conoscere posti e sensazioni nuove ogni giorno, per migliorarmi e per apportare sempre un qualcosa in più in tutto quello che faccio. Il mio motto è “Ad maiora” e non a caso vivo e studio nella città dove tutto è più grande e maestoso, Roma

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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