Corpo, mente, acqua: alla ricerca delle acque con maggiori benefici al mondo

L’acqua è sinonimo di vita, ci abbevera, ma non solo: può curarci, donarci bellezza o addirittura compiere miracoli. Scopriamo le prodigiose acque del Mar Morto, di Rogaska Slatina e del Gange

di Carolina Saporiti

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iamo fatti per metà di acqua (la scienza dice per il 60% i maschi adulti, mentre per le donne il valore varia tra il 50 e il 55%) e la superficie del pianeta su cui viviamo è per il 70% coperta da questo liquido.

Che l’acqua sia sinonimo di vita non occorre certo ribadirlo, ma questo elemento non è solo indispensabile per la nostra sopravvivenza, sa infatti donarci benessere in moltissimi modi differenti e non è raro che si scelga una destinazione di viaggio proprio per raggiungere determinati lidi o determinate fonti, capaci di curare il corpo, la mente e l’anima. 

L’acqua salata del Mar Morto – Israele, Giordania e Cisgiordania 

Situato in Medio Oriente tra Israele, la Giordania e la Cisgiordania, nel deserto della Giudea, parte della regione storico-geografica della Palestina, il Mar Morto, anche detto Mare Salato, è il lago più basso e più salato al mondo. Le sue acque sono particolarmente benefiche e furono utilizzate sin dall’antichità: pare che la regina Cleopatra non potesse farne a meno per i suoi trattamenti di bellezza. Questo mare, che in realtà è un lago, vanta la più alta concentrazione di minerali idratanti mai conosciuta e contiene ben 37 differenti oligoelementi, una ricetta di Madre Natura unica al mondo e davvero preziosa.

I benefici

I sali del Mar Morto sono grandi amici della nostra pelle: utili per contrastare cellulite e ritenzione idrica, sono perfetti per eliminare le cellule morte, favorire l’ossigenazione cellulare della pelle, ridurre l’acne e idratare. Vantano inoltre proprietà decongestionanti, riparatrici dei tessuti e detossificanti. I sali possono essere impiegati per il trattamento di eczemi, vitiligine, psoriasi e fibromialgia e sono in grado di dare sollievo a chi soffre di patologie reumatiche, dolori muscolari, ossei e articolari. I sali del Mar Morto sono alleati anche della bellezza: contrastano il rilassamento della pelle e le conferiscono un aspetto vellutato, luminoso e tonico.

Le acque termali di Rogaska Slatina – Slovenia

Situata nella Slovenia orientale, Rogaska Slatina è una città conosciuta soprattutto per le sue acque termali, le più ricche di magnesio al mondo. L’acqua minerale Roitschocrene sgorga dal centro delle zone tettoniche più variegate della Slovenia, donando alle sue acque una composizione geo-idrologica unica. Oltre al magnesio, le acque di Rogaška sono ricche di calcio, solfati e bicarbonati e vantano un’origine divina. La leggenda narra che fu il cavallo alato Pegaso, guidato dalle indicazioni del dio Apollo, a far nascere la fonte battendo con il suo zoccolo sul terreno. Una volta sgorgata in superficie l’acqua Apollo invitò l’animale ad abbeverarsi solo alla “fonte della salute e vera forza divina”.

I benefici

L’acqua di Rogaska apporta numerosi benefici: favorisce la digestione e migliora il metabolismo; prevenire lo stress, la formazione dei calcoli renali e l’osteoporosi; accelera il rinnovo del fegato e ridurre il colesterolo. Se prescritta dal medico può essere utilizzata anche per trattare diabete e disturbi del metabolismo; malattie dell’apparato digerente; stitichezza; bruciore dello stomaco, emicranie, crampi muscolari, regolare il livello di zucchero nel sangue, del colesterolo e dell’ipertensione e curare l’eccessiva secrezione dell’acido gastrico e alleviare il bruciore dello stomaco.

Le acque sacre del GangeIndia

Con i suoi 2.510 chilometri di lunghezza, il Gange è il più importante fiume indiano e uno dei principali corsi d’acqua del mondo. Le sue origini sono sulle vette dell’Himalaya e vedono la confluenza di sei fiumi diversi. Per la religione induista le acque del Gange sono sacre e capaci di purificare dai peccati. Per questa ragione in determinati momenti dell’anno la popolazione si reca sulle rive del fiume per immergervisi. Anche le ceneri dei morti vengono bagnate nel Gange, si dice che così le anime potranno finalmente salire in cielo. Molte persone conservano in casa una boccetta di acqua del Gange, in modo da poterla assumere quando arriva il momento di lasciare il corpo terreno. Ma il Gange non è solo il “fiume dei morti”, per gli induisti è infatti fondamentale, almeno una volta durante l’arco dell’esistenza, fare un bagno nel fiume sacro.

La National Mission for Clean Ganga (NMCG)

Benché molti indiani ritengano le sue acque sacre e vi si immergano, il fiume purtroppo è tra i più inquinati al mondo, raccogliendo al suo interno scarichi fognari e di industrie. Dal 12 agosto 2011 la National Mission for Clean Ganga (NMCG) si batte per ripulire il fiume, ridurre l’inquinamento e favorire il ringiovanimento del fiume.

Laureata in Lettere Moderne, sono giornalista professionista dal 2011 e vivo a Venezia. Collaboro con diverse testate online e offline. Mi piace scrivere di cose belle e buone: viaggi, cibo&vino, cultura e ambiente. Amo camminare, in spiaggia o nei boschi. Sono curiosa, leggo e prendo sempre appunti.

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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