Centri sportivi estivi: il divertimento tra isole e bolle

Estate 2020 vs estate 2021. Cosa abbiamo imparato? Le isole non sono sole le Maldive e la bolla non è solo quella dell’acqua frizzante che ci fa solletico al naso. In questo contesto, sono tornati i centri sportivi estivi, l’appuntamento dell’estate all’insegna del divertimento.

di Martina Ferrarini

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opo la fine delle scuole è arrivata la tanto attesa stagione dei centri sportivi estivi. Le norme e protocolli diffusi dal Comitato Tecnico Scientifico sono stati molto simili rispetto all’anno scorso, ciò nonostante, c’è stata una differenza fondamentale. Concetti come la sicurezza, le isole o le bolle erano già stati integrati nelle menti sia delle famiglie che degli stessi bambini. Quindi:

Allo stesso modo, è imprescindibile menzionare l’incredibile sforzo delle strutture sportive per l’ennesima estate consecutiva, le quali si sono attrezzate con tecnologie informatiche specifiche come SPORTRICK per gestire gli ingressi, le bolle e le iscrizioni, permettendo lo svolgimento delle attività all’insegna del divertimento e della normalità.

Ragazze e bambine al centro estivo

Detto ciò, l’attività sportiva è una tappa importantissima nell’estate dei bambini ed i centri estivi hanno un ruolo fondamentale in questo contesto. Entrando nel dettaglio degli impianti sportivi provvisti di vasche, sono molti i benefici ai bambini che li frequentano:

– Permettono al corpo di interagire con una nuova materia: l’acqua.

– Promuovono la pratica sportiva e la conoscenza di tutte le discipline acquatiche.

– Il contatto con l’acqua aumenta la fiducia e l’autostima dovendo interagire con un nuovo elemento.

– Migliora la capacità di apprendimento dovendo ascoltare le richieste che gli vengono fatte dall’istruttore.

E in modo più generale, e non meno importante:

– Avvicinano i bambini ai valori dello sport.

– Allontanano dalle apparecchiature digitali molto usate durante il lockdown e la DAD.

– Stimolano la socializzazione

Bambina in piscina durante un corso di nuoto
Bambine in piscina nei Centri Estivi

Facciamo una carrellata veloce sulle attività acquatiche più divertenti per centri estivi che ho trovato in rete:

– Squadra di salvataggio: si dividono i bambini in 2 gruppi. Alcuni di loro entreranno e saranno i naufraghi da salvare. Gli altri si metteranno sul bordo con dei materassini. Al via i concorrenti si tuffano e avanzando con il materassino, raggiungendo i naufraghi della propria squadra, lo caricano sul materassino e lo riportano al punto di partenza. La scialuppa di salvataggio riparte quindi per andare a salvare gli altri naufraghi. Vince la squadra che per prima “riporta a riva” tutti i compagni da salvare.

Bambine sul materassino in piscina

– Caccia al tesoro: si prepara la piscina con oggetti in modo che alcuni rimangano in superficie e altri vadano a fondo. Al via dell’istruttore, i pirati, divisi in due o più squadre, si tuffano e cercano di recuperare il tesoro sommerso. Gli oggetti hanno punteggi diversi, quelli che galleggiano per esempio valgono 1 punto e quelli nel fondo 2. L’obiettivo è quello di recuperare un oggetto alla volta e portarlo nel contenitore della propria squadra che si trova sul bordo della piscina. Vince chi in un tempo stabilito totalizza più punti.

Bambina che recupera gli oggetti sul fondo della piscina

– Marco Polo: non è altro che un “mosca cieca” acquatico ma con gli occhi aperti. Quando tutti i bambini stanno sguazzando, la “mosca” (ad occhi aperti) urlerà “Marco!” , e gli altri partecipanti risponderanno “Polo!”. La mosca si tufferà e tenterà di toccare i bambini, passando così a qualcun altro il ruolo di mosca cacciatrice.

Bambine che si divertono in piscina

– Capitan spugna: si dividono i partecipanti in due squadre. Il primo componente di ciascuna parte con una spugna, attraversa la piscina a nuoto, esce dalla piscina e strizza la spugna in una bottiglia con sopra un imbuto. Poi torna indietro, tocca il giocatore successivo che ripete la stessa sequenza. Chi riesce a riempire il maggior numero di bottiglie in 5 minuti vince. Per rendere il gioco ancora più difficile so può costruire un percorso dentro alla piscina con oggetti galleggianti.

Bambina che esulta felice in piscina

– Gara di tuffi in piscina: si fanno fare dai bambini dei cartellini da 1 al 6. Poi uno alla volta inventano un tuffo e lo fanno vedere ai compagni. I tuffi possono essere individuali o per squadre. Alla fine dei tuffi si decreta il vincitore che sarà colui che avrà il punteggio più alto.

Bambini in piscina dopo la gara di tuffi

Ringraziamo a tutte le strutture sportive e aziende tecnologiche come SPORTRICK per rendere tutto ciò possibile. Auguriamo a tutti i bambini una buona estate!

Sono una delle tante anime che un giorno si imbarcarono nell’avventura Erasmus e che nel paese d’accoglienza sono rimaste. Adoro internet, la tecnologia e i benefici che la digitalizzazione apporta agli utilizzatori e alla società in generale. Sono mamma di una bambina che come me, apprezza sia un gustoso piatto di pasta al pomodoro che una succulenta paella spagnola.

TOP

 

 

Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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“ONDE BLU”!!!