Andrea Abodi: «Pensieri sull’acqua»

di Roberto Parretta

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el ricchissimo parterre di relatori per i workshop della prima giornata del Summit 2021, spicca il nome di Andrea Abodi, atteso alle 16.15 per il confronto su “Gli spazi blu: luoghi di costruzione della qualità della vita, elementi di benessere collettivo e di rigenerazione dei tessuti urbani”. Un tema che tocca in primissima persona il presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo.

Se l’aspetto professionale è però ben noto, proseguendo nel percorso che ci sta portando a conoscere meglio altri aspetti della vita dei dei relatori del Summit 2021, abbiamo sottoposto Abodi al nostro piccolo interrogatorio…

Queste le sue risposte alle ormai nostre consuete 3 domande e che nei prossimi giorni, fino all’apertura del Summit 2021, rivolgeremo agli altri importanti relatori dell’evento.

CI RACCONTI IL TUO RAPPORTO CON L’ACQUA?

«Sono nato sotto il segno dei Pesci, un giorno di marzo prima e qualche anno dopo Antonello Venditti, peraltro Pesci anche come ascendente. Dodici – tra i 6 e i 18 anni – meravigliosi, lunghi, intensi e formativi anni trascorsi “dignitosamente” in piscina, da nuotatore senza acuti agonistici. Prendendola alla lontana e con leggerezza, con l’Acqua ho un buon rapporto, naturale, direi di vita, segnato da un rispetto profondo per un bene prezioso, in tutte le varie dimensioni con le quali ho “incontrato” e continuo ad incontrare questo elemento affascinante, misterioso ed esplicito al tempo stesso, in natura senza sapore e al tempo stesso così intenso, nella sua purezza troppo spesso traumaticamente mortificata dalla incuria, e forse molto di più, dell’essere umano».

COME RAPPRESENTERESTI IL RUOLO DELL’ACQUA?

«Energia vitale: forse questo è il modo più semplice, sintetico, esaustivo e al tempo stesso esplicito con il quale penso si possa rappresentare l’Acqua. Il primo elemento nel quale trova ospitalità nel grembo materno la vita umana, il principale elemento del quale si compone il nostro corpo, l’indispensabile fattore alimentare degli esseri viventi. Dove non c’è acqua non c’è vita e questo dovrebbe essere chiaro a ognuno di noi quando, magari pensando all’immensità degli oceani e al fatto che la riteniamo una risorsa inesauribile, non ci curiamo del suo maltrattamento: dagli sprechi, all’inquinamento. Dove non si comprende e non si rispetta l’importanza delle energie vitali, è la vita stessa che degrada, va in crisi e “soffoca”, insieme a quella degli esseri viventi».

COSA SONO E QUALI SONO I TUOI SPAZI BLU?

«Sembra che “spazi verdi e blu” nelle aree urbane, adeguatamente gestiti, rappresentino un potente fattore di benessere delle comunità, nella loro dimensione fisica e mentale, anche contrastando e contenendo stress e ansia, purtroppo diffusamente compagni di avventura terrena. Mi piacerebbe pensare a una qualche analogia – o corrispondenza d’impatto sociale – con lo Sport e la Cultura, che considero tra le  più incisive “difese immunitarie” della società contemporanea. In una stagione nella quale tutto corre vertiginosamente, facendo spesso perdere la “messa a fuoco” di quanto gira intorno all’uomo, la natura, nella sua dimensione verde e blu, contribuisce a rasserenare, rilassare e riflettere, rallentando quel che basta per ricominciare ad avvertire e apprezzare i dettagli e la loro importanza, per contrastare la superficialità che spesso si afferma con la velocità (anche quella del “tutto e subito”). I miei “spazi blu” sono quelli che riproducono esattamente questi stati d’animo, che sono felice di riuscire ancora a riconoscere e apprezzare: come un fiume che scorre lentamente, un lago che riposa silenziosamente, il mare che convive, con variazioni sul tema, con la quiete apparente e il tumulto profondo, con tante sfumature di colore e di suoni simili alla tavolozza di un grande pittore e al pentagramma di un grande musicista».

Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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