di Roberto Parretta
a grande Storia a tavola, fino a domenica al “Garum, Biblioteca e Museo della Cucina”: è la più importante mostra mai dedicata agli antichi menu nel mondo, curata dal BiblioMuseo insieme a Menu associati. Dall’incoronazione dell’ultimo Zar Nicola II, a quello dell’Hindenburg: pezzo pregiato il menu di seconda classe dell’ultimo giorno di navigazione del transatlantico.
Un mondo di menu: il primo stampato è del 1803
La mostra “Un Mondo di Menu, la grande Storia a tavola”, è in programma da venerdì 5 a domenica 7 aprile a Roma (dalle 10 alle 18, ingresso gratuito, davanti al Circo Massimo) al “Garum, Biblioteca e Museo della Cucina” ideata e curata dal Garum e dall’associazione internazionale di collezionisti Menu Associati. Oltre 400 i menu esposti e raccontati al Garum, museo dedicato allo studio della gastronomia, delle tradizioni culinarie e delle evoluzioni storiche dei prodotti e piatti tipici, una raccolta di oggetti e libri antichi messi assieme in 40 anni di passione collezionistica di Rossano Boscolo. Molti dei menu saranno esposti per la prima volta al mondo, a partire dal più antico a stampa conosciuto (1803): la prefazione del catalogo è a firma del Prof. Alberto Capatti, mentre la curatela del catalogo e dell’evento è di Maurizio Campiverdi, Franco Chiarini, Giulio Fano, Matteo Ghirighini e Roberto Liberi.
Un mondo di menu: le cucine del Titanic
Nelle prime ore del 15 aprile 1914 si consuma la tragedia del Titanic, l’affondamento del transatlantico ritenuto inaffidabile. Una vera e propria città galleggiante che ospitava bar, ristoranti e sale da pranzo degne dei più eleganti locali delle capitali europee. Con uno scafo alto 53 metri e lungo 268 era la punta di diamante della compagnia di navigazione White Star Line. Allestita nei cantieri navali Harland&Wolff a Belfast era la seconda di tre navi gemelle di classe Olympic ed era testimone sia della stravaganza e del lusso dell’epoca edoardiana, sia degli avanzamenti tecnici dell’epoca. La ristorazione era il fiore all’occhiello dei servizi a bordo. Nella cucina principale, una delle più grandi mai viste a bordo di un transatlantico, con la sua lunghezza di ben 50 metri e la larghezza quasi pari allo scafo, venivano preparati i piatti per le sale ristorazione di prima e seconda classe.
Un mondo di menu: prima e seconda classe
Per valutare quanto la ristorazione a bordo fosse considerata importante dalla compagnia basti pensare che lo chef di bordo, Charles Proctor, aveva uno stipendio di 20 sterline dell’epoca ed era il più pagato sul Titanic, secondo solo al comandante Edward Smith. La sala da pranzo per la prima classe poteva ospitare 532 passeggeri ed era la sala più grande presente sulla nave occupando un area di quasi mille metri quadrati. I passeggeri di prima classe che lo desideravano potevano accedere ad uno specifico ristorante “À la Carte”, una novità per l’epoca, che impiegava altre 27 persone e che poteva ospitare fino a 137 clienti. Questo servizio era gestito dall’italiano Gaspare Antonino Pietro Gatti, emigrato nel Regno Unito in giovane età e formatosi nei migliori ristoranti londinesi.
Un mondo di menu: gli eventi storici
Tutti i menu esposti sono ampiamente descritti nel catalogo analitico a stampa che accompagna la mostra e sono legati a eventi storici e situazioni particolari: fra questi, le celebrazioni per lo Statuto Albertino, la concessione a Giuseppe Garibaldi della cittadinanza onoraria di Londra, la Breccia di Porta Pia, il pranzo del primo incontro tra Benito Mussolini e Adolf Hitler, fino ad arrivare alle relazioni diplomatiche del secondo dopoguerra come nel caso del menu della colazione offerta dal Presidente Francesco Cossiga a Michail Gorbaciov e alla signora Rajssa Gorbaciova all’indomani della caduta del Muro di Berlino. Ci sono poi i menu che raccontano le ultime ore del Titanic, le grandi imprese di Amelia Earhart e Charles Lindbergh, Umberto Nobile e Francesco De Pinedo, le celebrazioni per il matrimonio di William&Kate, passando per le incoronazioni di Elisabetta II e di Nicola II, l’ultimo Zar. C’è anche un po’ di sport, con i menu dei primi Tour de France e dell’Olimpiade di Berlino 1936.