Tokyo2020: Paltrinieri, un altro miracolo di bronzo nella 10 km

Gregorio va ben oltre i limiti per i postumi della mononucleosi e bissa la medaglia conquistata in vasca negli 800 sl. Sincro: seste Ferro e Cerruti, da domani la squadra

di Roberto Parretta

U

n altro miracolo di bronzo firmato Gregorio Paltrinieri, che va oltre le fatiche e i postumi della mononucleosi e bissa la medaglia (d'argento) conquistata in vasca negli 800 stile libero conquistando il bronzo nella 10 km in acque libere.

Una doppia impresa, inaspettata, perché, per come risulta evidente da come nuota, Paltrinieri si è presentato ai Giochi di Tokyo 2020 con un’evidente problema di allenamento: non è potuto arrivare al massimo, ma è riuscito ugualmente a portare a casa due medaglie.

Gregorio Paltrinieri, medaglia di bronzo nella 10 km in acque libere - Olimpiadi Tokyo 2020
Gregorio Paltrinieri durante la gara - Olimpiadi Tokyo2020

La gara ha rispettato i pronostici della vigilia, con l’oro al tedesco Florian Wellbrock in 1h48’33”7 e l’argento all’ungherese Kristof Rasovszky in 1h48’59”0. Paltrinieri gli è arrivato dietro a 2 secondi. Per il fondo azzurro è la terza medaglia olimpica nel fondo, dopo il bronzo di Martina Grimaldi a Londra 2012 e l’argento di Rachele Bruni a Rio 2016. «Più di questo – ha detto poi Paltrinieri – non potevo fare. E’ la giusta ricompensa dopo due mesi d’inferno. Vado via da Tokyo con due medaglie e posso ritenermi soddisfatto. I piani non erano questi, ma per come sono arrivato va benissimo». L’ambizione era infatti quella di firmare uno storico tris tra piscina e acque libere. La mononucleosi a poche settimane dai Giochi ha scombinato piani e preparazione e proprio per questo tornare a casa con due medaglie olimpiche è stata un’impresa. Quattordicesimo posto in 1h53’08″6 per l’altro azzurro in gara, Mario Sanzullo.

Florian Wellbrock(Oro), Kristof Rasovszky (Argento), Gregorio Paltrinieri (Bronzo) - Olimpiadi Tokyo2020

Ieri nel sincro si è chiuso il programma del duo, con il sesto posto finale delle azzurre Linda Cerruti e Costanza Ferro. Oro alla Russia con Svetlana Kolesnicenko e Svetlana Romashina, argento a Cina con Xhuechen Chan e Wenyan Sun, bronzo all’Ucraina con Marta Fiedina e Anastasiya Savchuk. Domani si torna in vasca per la routine tecnica della prova a squadre (ore 12.30 italiane).

Linda Cerruti e Costanza Ferro, nuoto sincronizzato - Olimpiadi Tokyo 2020
Linda Cerruti e Costanza Ferro, nuoto sincronizzato - Olimpiadi Tokyo 2020
Linda Cerruti e Costanza Ferro, nuoto sincronizzato - Olimpiadi Tokyo 2020

E si è invece chiusa con l’eliminazione in semifinale di Sarah Jodoin Di Maria nella piattaforma femminile l’impegno degli azzurri nei tuffi. Un’edizione completamente deludente per la squadra diretta dal c.t. Oscar Bertone, che però ha a disposizione una squadra molto giovane (la Di Maria, ad esempio, ha 21 anni), che con l’esperienza maturata a Tokyo potrà a breve iniziare a portare risultati.

Sarah Jodoin Di Maria, gara di tuffi - Olimpiadi Tokyo 2020
Sarah Jodoin Di Maria, gara di tuffi - Olimpiadi Tokyo 2020

Intanto ieri a Roma si è tornati in vasca per i campionati Categoria di nuoto. In acqua anche qualche reduce olimpico. Fra questi, abbiamo intercettato Stefano Ballo, a Tokyo semifinalista nei 200 stile e quinto con la 4×200. E che ci ha raccontato qualcosa dell’esperienza appena vissuta:

Credits:

FEDERNUOTO – Fotografo Giorgio Scala – Deep Blue Media

Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!

TOP

 

 

Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

SEGUI LE NOSTRE

“ONDE BLU”!!!