Sportrick aiuta gli istruttori di nuoto a gestire in modo efficiente le attività acquatiche

Sportrick, il gestionale cloud specifico per impianti natatori, è lo strumento alleato degli istruttori di nuoto che possono gestire in modo efficiente le attività acquatiche anche da bordo vasca

di Martina Ferrarini

P

er capire nel dettaglio il ruolo dell’istruttore di nuoto e della relazione con un gestionale specifico per centri natatori, abbiamo parlato con Mattia, responsabile delle attività acquatiche presso il centro polivalente di Komodo a Rubiera in provincia di Reggio Emilia.

Mattia, responsabile delle attività acquatiche presso il centro polivalente di Komodo

Mattia, prima di parlare di tecnologia, cosa ti piace di più del tuo lavoro?

«Adoro il rapporto personale e di fiducia biunivoca che s’instaura tra l’allievo e l’istruttore, poiché senza l’instaurarsi di un rapporto di fiducia, non si è a proprio agio e non vi è un apprendimento efficace».

L'istruttore parla con i suoi allievi in piscina

Insegnare arricchisce non solo chi riceve le nozioni ma anche chi le diffonde. Potresti raccontarci perché hai scelto questo lavoro?

«Ho scelto questo lavoro anche perché l’insegnamento delle nuotate o dello stare in acqua risulta molto utile per un’educazione più olistica (soprattutto con i bambini) di altri aspetti che affrontati correttamente miglioreranno altri campi della vita dell’individuo a livello di salute, socialità, motivazioni intrinseche e pianificazione».

L'istruttrice durante l'insegnamento

Occupandoti delle attività acquatiche sin dai primi mesi di vita, sicuramente sarai abituato a ricevere e dover gestire le domande genitori prima e durante lo svolgimento di un corso di nuoto. Quali sono le domande più frequenti?

«Le domande sono le più disparate e toccano aspetti sempre più vari, le più frequenti sono: in quanto tempo mio figlio saprà nuotare? temperatura dell’acqua? quando potrà essere autonomo in acqua alta? il nome dell’istruttore? quanti bambini frequentano il corso di mio figlio? quando lo manderete “avanti”? quante lezioni ho perso?».

Oltre a domande sulle competenze, risulta chiaro che dovete gestire anche gli aspetti operativi del corso stesso e sicuramente da una situazione bordo vasca. Come affronti queste situazioni?

«Usiamo diverse tecnologie, tra le quali il nostro gestionale e il portale utente, un calendario online sincronizzato con la mail, software di video call per i moduli e documenti, e le chat per interagire con istruttori e genitori…».

Bambini e istruttrice in piscina
Bambino in piscina durante il corso di acquaticità

Come vi aiuta il gestionale nello specifico?

«Il gestionale ci serve per capire di che individuo si sta parlando, però penso che una valutazione più corretta e più apprezzata resti quella in presenza e attraverso il dialogo. Allo stesso tempo poter aver su un gestionale la pagina valutazioni dove segnare le abilità acquatiche conseguite e un paio di righe scritte per evidenziare specifiche e particolarità del soggetto è uno strumento utilissimo sia per lo staff che per i genitori».

Siete i maestri di una disciplina importantissima ma anche molto tecnica che implica l’acquisizione di certe abilità. Come tale, i giudizi periodici sono fondamentali. Raccontaci come affrontate questa parte e se la tecnologia vi da supporto.

«Ad ogni istruttore viene chiesta continuamente un’analisi del gruppo e anche un’autoanalisi. In più tra la fine di un turno e l’inizio di un altro, gli istruttori devono scrivere una valutazione per ogni gruppo di bambini di cui sono titolari. Una volta lette le valutazioni discorsive dei ragazzi le vado a traslare sul nostro gestionale tramite note e nomenclatura apposita del nostro gestionale. In più da un paio d’anni a questa parte rilasciamo un “brevetto” all’atleta con sopra segnate le abilità acquatiche conseguite».

L'istruttrice e il suo allievo in piscina

Gestire tante attività alla volta ed avere tutto sotto controllo non deve essere facile. Raccontaci la tua esperienza.

«Nello specifico utilizzo tutti i giorni un planning digitale all’inizio di ogni giornata. Da questo planning vedo le diverse attività didattiche in concomitanza col nuoto libero in modo da capire se aumentare lo spazio acqua per i nuotatori o far partire un nuovo gruppo di nuoto».

Bambina in piscina durante il corso di acquaticità

Parlando in modo generale, durante lo svolgimento della scuola nuoto, quali sono i momenti durante i quali non potresti fare a meno di un gestionale specifico?”

«Le iscrizioni senza alcun dubbio e il controllo dei tesseramenti prima di gare o manifestazioni!».

Grazie Mattia, ti auguro un buon inizio della nuova stagione corsistica!

#HappySwim

L'istruttore in piscina con i bambini

Sono una delle tante anime che un giorno si imbarcarono nell’avventura Erasmus e che nel paese d’accoglienza sono rimaste. Adoro internet, la tecnologia e i benefici che la digitalizzazione apporta agli utilizzatori e alla società in generale. Sono mamma di una bambina che come me, apprezza sia un gustoso piatto di pasta al pomodoro che una succulenta paella spagnola.

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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