Quando la natura trasforma un antico mercantile in un’isola

È successo sul fiume Maroni, in Guyana francese, dove nel 1924 si è arenata una nave mercantile britannica. Quel relitto è stato invaso dalla vegetazione e ha formato un suggestivo isolotto sul fiume

di Ludovica De Fazio

I

l piroscafo Edith Cavell, il cui nome fino al 1915 era Wagner, cambiato a seguito di una vendita della nave stessa in onore di un’infermiera inglese uccisa dai tedeschi durante la guerra, era in viaggio da Marsiglia a Fort de France con enormi carichi di merce varia.

Questa vecchia imbarcazione, lunga più di 100 metri e larga circa 14, avrebbe dovuto attraccare a una piattaforma sul fiume, ma nell’avvicinarsi al molo ha avuto una collisione accidentale con una roccia ed è rimasta incagliata davanti alla spianata Laurent Badin della città di Saint Laurent Du Maroni, nella Guyana francese ed è proprio qui che si è arenata e ha iniziato a imbarcare acqua, invadendo la sala macchine e rendendo inefficaci le pompe della nave.

Spianata Laurent Badin della città di Saint Laurent Du Maroni, Guyana francese
Il piroscafo Edith Cavell

Nonostante tutti i tentativi fatti per rimetterla a galla, la barca il 30 dicembre 1924, un mese dopo l’incidente, si spezzò in due e solo una piccola parte del carico, circa 1200 tonnellate di merce, venne salvata e scaricata sulla riva. 

L’amministrazione penitenziaria che gestiva Saint Laurent Du Maroni aprì un’inchiesta per verificare le responsabilità del comandante e dell’equipaggio, al termine della quale il 13 gennaio 1925 furono arrestati per aver abbandonato la nave sulla costa francese. Da quando la barca si è spezzata in due parti non è stata più recuperata e il relitto non si è più mosso da lì. Così la vegetazione ha preso il sopravvento e ha dato vita ad una straordinaria opera d’arte che, possiamo affermare con tranquillità, appartiene a Madre Natura.

Relitto dell'Edith Cavell
La vegetazione sull'Edith Cavell

Nonostante oggi sia meta di un singolare pellegrinaggio e un’attrazione turistica, ai tempi fu un vero e proprio “caso diplomatico”. L’equipaggio infatti venne subito rimpatriato, ma i due ufficiali del mercantile furono arrestati, scatenando forti tensioni tra il governo francese e quello inglese.

Solo una serie di pressioni, messe in atto dall’Inghilterra contro il governo francese e delle Colonie, permise il rilascio dei due imputati, che però morirono pochi mesi dopo il loro rientro in patria a causa, si ipotizza, delle condizioni terribili in cui erano stati tenuti prigionieri.

Forse per il carico che trasportava e che non era stato totalmente rimosso, o forse per la presenza del limo del fiume che ha favorito questa esplosione di piante e arbusti, oggi questo vecchio mercantile è diventato una meta turistica della città coloniale.

Isola del Diavolo, Guyana francese

Se quindi doveste passare da quelle parti, oltre a visitare la Chiesa di Saint Laurent, le suggestive prigioni del Transportation Camp e le cascate Voltaire, non perdete l’occasione di ammirare anche questo straordinario isolotto.

Saint Laurent Du Maroni, Guyana francese
Saint Laurent Du Maroni, Guyana francese

Sono una studentessa di chimica farmaceutica, che tra una formula e l’altra, si dedica allo sport, in particolar modo a quello in acqua, luogo che mi appartiene da quando sono piccola e in cui mi sento libera e spensierata. Mi diverto a scrivere, leggere, viaggiare e conoscere posti e sensazioni nuove ogni giorno, per migliorarmi e per apportare sempre un qualcosa in più in tutto quello che faccio. Il mio motto è “Ad maiora” e non a caso vivo e studio nella città dove tutto è più grande e maestoso, Roma

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