Nuoto, gli Europei secondo Alessia Filippi: «Questione di Fede: ieri Burdisso e oggi Pellegrini»

La campionessa azzurra commenta per noi la rassegna di Budapest: ieri 7 medaglie, oltre al Federico della farfalla anche Paltrinieri, Acerenza, Miressi, Castiglioni, Carraro e la 4×200 maschile, oggi finale dei 200 con Federica

di Alessia Filippi

D

ue argenti, due doppiette, anche se non d'oro, e un bronzo dagli azzurri nella terza giornata di finali agli Europei di nuoto di Budapest. D'argento Alessandro Miressi nei 100 stile (terzo record italiano in 3 giorni in 47"45, ad appena 8 centesimi dall'oro del russo Kliment Kolesnikov) e Federico Burdisso nei 200 farfalla (a 3" dallo stratosferico ungherese Kristof Milak), mentre le doppiette le hanno firmate rispettivamente Gregorio Paltrinieri e Domenico Acerenza, rispettivamente argento e bronzo nei 1500 stile libero (battuti dall'ucraino Mykhaylo Romanchuk), poi Arianna Castiglioni (argento) e Martina Carraro (bronzo) nei 100 rana (battute da Sophie Hansson). Il bronzo è infine arrivato in chiusura di programma con la 4x200 sl maschile con Stefano Ballo, Matteo Ciampi, Marco De Tullio e Stefano Di Cola.

E anche oggi proviamo ad entrare più in profondità rispetto a questi dati attraverso il commento della campionessa azzurra Alessia Filippi. Che ci tufferà poi verso le finali di oggi, con i riflettori puntati su quella dei 200 stile libero femminili di Federica Pellegrini, ieri terzo tempo in semifinale in 1’57″47 (la ceca Barbora Seemanova in 1’57″20).

Sono nata a Roma il 3 giugno 1987 e ho iniziato a nuotare quando avevo 3 anni. Ho iniziato a vincere i miei primi titoli nel dorso e nei misti e nel 2004 ho partecipato alla mia prima Olimpiade ad Atene. Nel 2006 ho vinto il mio primo titolo italiano (in tutto saranno poi 38) negli 800 stile libero, poi a Shanghai nel 2007 la mia prima medaglia ai Mondiali con l'argento nei 400 misti e nel 2008 ai Giochi di Pechino la medaglia d'argento negli 800 stile. Ai Mondiali di casa mia a Roma ho vinto l'oro nei 1500 e il bronzo negli 800. A 25 anni, dopo i Giochi di Londra 2012, mi sono ritirata. Oggi sono mamma di Giulia e Riccardo.

TOP

 

 

Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

SEGUI LE NOSTRE

“ONDE BLU”!!!