Nuoto, gli Europei secondo Alessia Filippi: «Federica, un argento eterno»

La campionessa azzurra commenta per noi la rassegna di Budapest: ieri arrivati anche i bronzi di Razzetti nei 200 misti e della 4×100 misti mista

di Alessia Filippi

A

ltre tre medaglie, ma ancora senza oro, per l'Italia nella quarta giornata di finali agli Europei di nuoto di Budapest. La medaglia più pregiata l'ha portata a casa Federica Pellegrini, argento nei "suoi" 200 stile libero alle spalle della ceca Barbora Seemenova per appena 2 centesimi. Bronzi poi per Alberto Razzetti nei 200 misti e per la 4x100 misti mista con Margherita Panziera, Nicolò Martinenghi, Elena Di Liddo e Alessandro Miressi.

E con il commento di oggi, Alessia Filippi ne approfitta anche per fare un bel balzo nella sua memoria, quando condivideva in acqua i successi con Federica Pellegrini. Successo che oggi potrebbe vedere protagonista la sua erede e concittadina romana Simona Quadarella nella finale dei 1500 stile libero. Ma oggi approfittiamo della disponibilità della campionessa azzurra per entrare un po’ più in profondità all’interno di una gara che l’ha resa grandissima: i misti. Tutti i nuotatori hanno un punto debole e un punto di forza, ci aveva rivelato ieri: per lei erano rana e dorso, per Razzetti è l’esatto opposto. Alessia, ci aiuti a capire che si fa in questi casi?

Sono nata a Roma il 3 giugno 1987 e ho iniziato a nuotare quando avevo 3 anni. Ho iniziato a vincere i miei primi titoli nel dorso e nei misti e nel 2004 ho partecipato alla mia prima Olimpiade ad Atene. Nel 2006 ho vinto il mio primo titolo italiano (in tutto saranno poi 38) negli 800 stile libero, poi a Shanghai nel 2007 la mia prima medaglia ai Mondiali con l'argento nei 400 misti e nel 2008 ai Giochi di Pechino la medaglia d'argento negli 800 stile. Ai Mondiali di casa mia a Roma ho vinto l'oro nei 1500 e il bronzo negli 800. A 25 anni, dopo i Giochi di Londra 2012, mi sono ritirata. Oggi sono mamma di Giulia e Riccardo.

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