Lotta alle microplastiche in mare: al via il progetto M.A.R.T.A.

di Redazione

L'

11 aprile si è celebrata in Italia la Giornata nazionale del Mare, occasione ideale per raccontare di un progetto, giunto ormai alla sua definizione, che si pone come principale obiettivo la validazione di un metodo per lo studio delle correnti marine e della presenza di microplastiche negli ecosistemi acquatici. Si tratta di M.A.R.T.A. (acronimo, un po’ forzato, di MultipiattAforma smaRt drifTer – UAV – SAPR per indagini mArine), soluzione innovativa che mira a contrastare l’inquinamento dei mari.

L’idea prende vita dall’Istituto di Scienze Marine del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), la cui esperienza ha promosso una valida sinergia tra centri di ricerca, università, fondazioni e piccole-medie industrie. In che modo? Favorendo la condivisione di infrastrutture e risorse, per un lavoro congiunto finalizzato ad estendere i confini degli studi. La situazione si è resa necessaria in considerazione dei numeri spaventosi relativi all’aumento della plastica negli oceani negli ultimi decenni, dati destinati peraltro a triplicare entro il 2040.

La chiave vincente di M.A.R.T.A., rispetto ad altri progetti passati, si può rinvenire nell’innovativo sistema di previsione e monitoraggio, mediante l’utilizzo dello Smart Drifter Cluster, vale a dire una serie di eco-boe tra loro comunicanti grazie all’intelligenza artificiale, prive di motorizzazione ma dotate di sensori in grado di rilevare le microplastiche disperse in acqua.

Smart Drifter Cluster, eco-boe progetto M.A.R.T.A

A queste si affiancano uno o più droni marini autonomi e motorizzati, detti Drifter Master, che intercettano il segnale radio trasmesso dal cluster e lo inviano su rete wireless o satellitare, gestendo in autonomia un eventuale allontanamento causato dalle correnti. Questi droni, che possono essere lanciati da aree costiere o da imbarcazioni, sono provvisti anche di una sonda per l’analisi e la raccolta in acqua di campioni, da analizzare poi in laboratorio.

Drifter Master, drone marino progetto M.A.R.T.A

Tale complesso di eco-boe e droni marini riproduce la piattaforma intelligente multistrumentale e polifunzionale, cuore del progetto. Altri fattori importanti per la mappatura in tempo reale di sversamenti di idrocarburi e inquinanti, sia organici che inorganici, sono rappresentati dalla temperatura, dal ph e dalla salinità. A fronte di un margine d’utilizzo di enorme portata, tra le altre caratteristiche vincenti di M.A.R.T.A. spiccano la robustezza, le dimensioni compatte e i costi davvero bassi, sia per la sua realizzazione che per consentire una raccolta dati a basso consumo energetico, anche su grandi distanze.

Drifter Master, drone marino progetto M.A.R.T.A
Smart Drifter Cluster, eco-boe prgetto M.A.R.T.A

I test conclusivi del dicembre 2022 a Sellaro (Lerici), effettuati anche grazie al supporto logistico del Centro Nautico e Sommozzatori della Polizia di Stato di La Spezia, hanno visto il rilascio in mare di due Smart Drifter, mentre il Drifter Master è stato utilizzato per raccogliere i dati di monitoraggio registrati dalle boe, inviati tramite connessione satellitare a un server su cloud. La prova ha confermato le promettenti potenzialità, già nel breve termine, del progetto M.A.R.T.A.

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