In Val Gardena è la stagione del “lago fantasma”

di Manuel Gavini

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lementi avvolti da un alone di mistero hanno da sempre il loro fascino, anche se nella storia che vi raccontiamo non c’entrano nulla né la stregoneria, né simili arti occulte. Eppure, se il protagonista in questione è stato unanimemente ribattezzato “lago fantasma” o “lago segreto” un motivo deve pur esserci, e in effetti deriva dalla circostanza che esso appare e scompare.

Non c’è trucco e non c’è inganno: semplicemente si tratta del lago stagionale altoatesino Lech de Ciampedel, nel cuore della Val Gardena, località che da oggi – dopo la lettura di questo articolo – troverete interessante non più solo per trascorrervi la classica (e altrettanto suggestiva) settimana bianca.

La stagione del “letargo” è quella dei mesi invernali, prima del “risveglio” che, come per magia fiabesca, si concretizza tra la tarda primavera e l’inizio dell’estate, trasformando il lago in un vero e proprio Eden per gli amanti dell’aria aperta e delle escursioni.

Il processo che dà vita a questa trasformazione è molto semplice, visto che con l’aumento delle temperature i ghiacci non possono che sciogliersi raggiungendo la valle: è così che il disgelo dà vita al bacino di un blu strabiliante con sfumature smeralde. Entro poche settimane, l’acqua si incastona tra verdi prati, rigogliosi boschi e ghiaioni di bianca roccia dolomitica, incorniciata nella tipica cartolina naturale della Vallunga.

Colori brillanti che risplendono sotto il sole come una gemma preziosa, creando uno straordinario effetto della durata di appena poche settimane, per poi dissolversi e dare appuntamento a tutti l’anno successivo, nello stesso periodo.

Probabilmente è proprio questa esclusività temporale, causata dalla durata minima in cui lo specchio d’acqua resta visibile, ad alimentarne il grande fascino: uno spettacolo da immortalare prima che il caldo estivo lo faccia evaporare per altri dieci mesi.

Il capolavoro di quei pochi giorni è impreziosito dai contrasti tra le vette ancora innevate delle Dolomiti, i floridi pascoli alpini ricamati di fiori, gli alberi emergenti dall’acqua e piccoli fazzoletti di spiaggia che invitano a una sosta refrigerante.

Denominato non a caso patrimonio Unesco, Lech de Ciampedel rappresenta dunque una meta imperdibile nella provincia di Bolzano, con chilometri di sentieri escursionistici ben segnalati e curati, ideali per scampagnate in mountain bike, arrampicate e percorsi di trekking, come la passeggiata da Ortisei a Laion lungo il mistico Sentiero della Posta.

Le località della valle, inoltre, sono collegate con i monti a duemila metri di altezza grazie a 17 impianti di risalita: da tale quota è possibile godere di una vista panoramica, se possibile, ancor più suggestiva.

Non essendo molto conosciuto, talvolta addirittura nemmeno citato in alcune guide turistiche, a raccontare il lago fantasma ci hanno pensato gli abitanti del posto, che conoscono i segreti delle Dolomiti come le loro tasche.

La vera esperienza, tuttavia, è ammirarlo dal vivo: la sua comparsa è infatti un evento atteso da ogni amante della montagna che si rispetti, motivo per il quale ogni maggio e giugno l’associazione turistica Selva Val Gardena organizza itinerari guidati verso il lago, raggiungibile a piedi con una passeggiata al cospetto della valle del canyon lunga sette chilometri, fino all’imperdibile prato disseminato di fiori noto come “Pra da rì”, il prato che ride.

Video Credits: Youtube/Matteo Gracis

Mi chiamo Manuel, ho 33 anni e osservo da sempre con interesse ogni forma acquatica generosamente offerta dalla natura. Laureato con lode in Relazioni Internazionali nel 2012, dal gennaio successivo sono iscritto all’Ordine dei Giornalisti. Il mio hobby preferito è viaggiare, ovunque, ma quando devo scegliere tra mare e montagna non ho dubbi: il richiamo dell’acqua è troppo forte! In questa foto mi trovo a Capri, durante la mia ultima vacanza "on the blue", immerso nell’inestimabile panorama con vista Faraglioni.

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