Earth Day: è il 51° anniversario, ma c’è poco da festeggiare

In Italia le associazioni si danno appuntamento per una maratona digitale

di Redazione

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entre in Antartide si scioglie A68, l'iceberg che (ormai) era il più grande del mondo, pesava un miliardo di tonnellate per un'area di circa 6mila chilometri quadrati, in condizioni che appaiono sempre più drammatiche, si celebra la "Giornata mondiale della Terra".

Celebrare è un termine assai ottimistico, così come appare fuori luogo anche la parola festeggiare: la realtà è che la ricorrenza, che il 22 aprile compie ben 51 anni, forse meriterebbe più considerazione da parte di chi ormai in maniera criminale continua a ignorare la drammaticità delle condizioni climatiche e ambientali del pianeta.

Molto spettacolari, anche se ci mettono di fronte a questa drammatica realtà, sono i time laps che Google Earth ha dedicato ai cambiamenti subiti dal pianeta dal 1984.

Earth Day nacque nel 1970 come ONG riconosciuta dal Segretariato Generale delle Nazioni Unite e da allora organizza l’evento più impattante al mondo per la sensibilizzazione alla tutela del pianeta, con oltre un miliardo di persone mobilitate ogni anno attraverso l’opera di 75mila partner distribuiti nei 193 paesi membri dell’ONU. 

In Italia, come in tutto il resto del mondo, la giornata verrà celebrata in tv grazie a una diretta di 13 ore sul canale digitale RaiPlay. «Centinaia di associazioni si impegneranno gratuitamente – spiega Pierluigi Sassi, presidente di Earth Day Italia – a produrre contenuti televisivi di eccellenza convergenti su un unico grande obiettivo: salvare tutta la bellezza che un’economia aggressiva e predatoria sta così gravemente mettendo a rischio»

La maratona digitale #onepeopleoneplanet, nella sua seconda edizione, si articolerà in collegamenti da diverse parti del mondo e numerosi spazi tematici dedicati a giovani, economia, innovazione, scienza e sport. Tra gli artisti presenti come VIP Very Important Planet, troveremo Malika Ayane, Francesco Gabbani, Clementino, Tosca, Madame, Giuliano Sangiorgi, Francesco Renga e tanti altri, per sottolineare che la musica rappresenta l’espressione di unione tra i popoli. Earth Day diventa quindi un’altra giornata che potrà offrire nuovi spunti di riflessione.

Ecco il team di “On The Blue”: Carolina, Cinzia, Consuelo, Costanza, Fabrizio, Francesca, Katia, Lorenzo, Lucio, Martina, Manuel, Pino, Roberto e Stefano. Ogni giorno vi raccontiamo l'acqua in ogni sua forma e declinazione, attraverso esperienze e racconti delle donne e degli uomini che seguendo il flusso delle onde andremo a incontrare, o ci verranno incontro.

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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