È il Mediterraneo l’epicentro mondiale delle bandiere blu

di Redazione

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ornano l’estate, il mare, le spiagge e naturalmente si ricomincia a parlare di bandiere blu. L’importanza dell’assegnazione di tale riconoscimento resta sempre molto elevata, visti i principi che ne dettano l’attribuzione a litorali e porti turistici.

Grecia

Il programma Bandiera Blu, avviato nel 1987 dalla FEE (Foundation for Environmental Education, la più grande associazione ambientalista internazionale, attiva in oltre cento Paesi), festeggia i suoi 35 anni con una rete globale in continua evoluzione in termini di educazione ambientale, protezione dell’ambiente marino, miglioramento dell’accessibilità, implementazione della sicurezza dei bagnanti e dei visitatori: tutta una serie di rigorosi parametri che devono essere soddisfatti e mantenuti per potersi fregiare del prestigioso titolo.

Sul portale blueflag.global, oltre a trovare nell’apposita mappa i siti premiati in tutto il pianeta, è possibile rinvenire i criteri regolamentati dalla FEE e costantemente aggiornati, in linea con gli obiettivi ONU fissati nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, che pongono l’accento ancor più marcatamente su inclusività e impegno sociale.

L’obiettivo ultimo resta sempre quello di connettere il pubblico all’ambiente circostante e sensibilizzarlo a una maggiore consapevolezza nel nome della sostenibilità, per un turismo che rispetti l’ambiente e protegga tali inestimabili patrimoni.

Accesso in spiaggia - Puglia

Oltre alle informazioni relative a pulizia delle acque costiere, biodiversità, ecosistemi e fenomeni ambientali, l’assegnazione di una Blue Flag passa per la presenza di servizi qualitativi fruibili da tutti, infrastrutture moderne, requisiti d’accesso per persone diversamente abili o portatrici di handicap e attività di educazione ambientale, quali tutela dello spazio costiero, politica di gestione dei rifiuti, valorizzazione delle aree naturalistiche e vivibilità nel periodo estivo. In totale sono 34 i criteri sanciti per le coste e 38 quelli per i porti turistici.

Servizio di differenziata in spiaggia
Budoni diventa accessibile a tutti Credi Photo: Budoni Welcome

I siti mediterranei premiati per la stagione 2022 sono stati resi noti da pochi giorni e non presentano grosse sorprese rispetto al recente passato. La Spagna si conferma regina delle spiagge – non solo d’Europa, ma di tutto il pianeta – imponendosi ancora come il Paese che annovera più bandiere blu.

Alcudia, Maiorca, Spagna

Sono ben 621, circa 200 in più dell’Italia, le spiagge premiate quest’anno, distribuite su 250 diversi comuni: numeri da record che evidenziano una volta in più un trend in costante crescita (+6 rispetto al 2021, con 18 nuovi ingressi) e un primato che risulta incontrastato addirittura dal lontano 1994.

Rodi, Grecia

Subito dietro – con 581 coste e 15 porti turistici – si colloca la Grecia, grazie soprattutto alla bellezza e alla qualità delle sue aree costiere in tema di balneazione, piuttosto che dei suoi servizi (principale punto di forza, al contrario, della Spagna).

Kissamos, Creta, Grecia

A conquistare il podio per numero di riconoscimenti totali sono la penisola di Halkidiki con 96 bandiere, seguita da Attica, Creta e Rodi, per una cifra complessiva che vale agli ellenici il secondo posto mondiale.

Penisola di Halkidiki, Grecia
Penisola di Halkidiki, Grecia

Ben posizionata è anche l’Italia, che staziona, come da media degli ultimi anni, nella top ten, al livello di altri Paesi a loro volta abituati a trovarsi nelle posizioni più alte della graduatoria, come Francia e soprattutto Turchia.

Occitania, Francia
Kaputas beach, Kas Antalya, Turchia

Una statistica in termini percentuali rende meglio la questione: su un totale di 4.194 coste e 732 porti turistici riconosciuti dalla commissione internazionale, il 15% delle spiagge premiate con la bandiera blu si trova in Spagna, il 14% in Grecia e il 10% in Italia, il cui ranking si attesta dunque su ottimi livelli.

Le Castella, Isola di Capo Rizzuto, Crotone, Calabria, Italia

A guadagnare la bandiera blu nel Belpaese sono solo le località e i comuni rivieraschi le cui acque risultano con valore “eccellente” in seguito ai controlli effettuati dell’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale) nell’ultimo quadriennio.

Budoni, Sassari, Sardegna, Italia

Complessivamente sono 427 le spiagge premiate con la bandiera blu (+9 rispetto allo scorso anno), sparse su 210 località balneari: numeri non troppo lontani dalle prime due. La regina del mare italiano resta la Liguria, con Campania e Toscana a completare il podio, mentre tra le 14 new entry spiccano Riccione, Porto Recanati, Budoni e Isola di Capo Rizzuto.

Ecco il team di “On The Blue”: Carolina, Cinzia, Consuelo, Costanza, Fabrizio, Francesca, Katia, Lorenzo, Lucio, Martina, Manuel, Pino, Roberto e Stefano. Ogni giorno vi raccontiamo l'acqua in ogni sua forma e declinazione, attraverso esperienze e racconti delle donne e degli uomini che seguendo il flusso delle onde andremo a incontrare, o ci verranno incontro.

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