Dodici artisti contemporanei indagano sull’acqua e il suo valore ad Alatri

di Martina Grandori

A

d Alatri, uno dei borghi più suggestivi del Lazio, le prime costruzioni nel VII a.C., una rocca dell’Acropoli che cattura lo sguardo, le mura megalitiche non son da meno, è in scena HDUEO Acqua, la XXXIII Biennale d’arte contemporanea (fino al 9 gennaio 2022).

Donato Marocco "Amore Sociale"

Allestita nel chiostro di San Francesco, gioiellino di architettura del Duecento dov’è custodita la reliquia del mantello di San Francesco d’Assisi, nonché si trova l’affresco Cristo nel Labirinto, la mostra ospita 12 artisti italiani e internazionali che hanno interpretato l’acqua: Annalù, Peter Campus, Giulio De Mitri, Massimo Latte, Donato Marrocco, Franco Marrocco, Arturo Pagano, Marco Pellizzola, Fabrizio Plessi, Joan Punyet Miró, Nicola Salvatore, Valentina Vannicola con un omaggio a Paolo Rosa e a Studio Azzurro.

Diverse forme d’indagine sull’acqua, l’elemento di rigenerazione che si fa materia del dialogo che l’arte imbastisce con il nostro pianeta. Il desiderio è sempre quello di sensibilizzare, di avvicinare le persone ad un tema vitale e delicatissimo, intorno all’acqua ruota il futuro della Terra.

Franco Marrocco

A curare la selezione e l’allestimento Luigi Fiorletta, artista di Alatri, docente e figlio dell’ideatore della kermesse culturale, e Massimo Bignardi, Professore di Storia dell’arte contemporanea, in esposizione installazioni, dipinti, sculture, videoinstallazioni e fotografie. La creatività visionaria di questi artisti come presa di coscienza in maniera alternativa di un’emergenza, di una realtà che viene spesso sottovalutata. Un linguaggio vicinissimo all’attualità che parla a generazioni diverse con linguaggi diversi avvicinandoli, in fondo è proprio questo il potere seduttivo dell’arte contemporanea, catturare l’interesse.

Nicola Salvatore

La pioggia di San Lorenzo di Marco Pellizzola, l’acqua virtuale, leggera, in movimento del videoartista Fabrizio Plassi che dichiara «l’acqua è un elemento antico, ancestrale, primordiale, il video è un elemento d’oggi: entrambi sono fluidi, mobili, instabili, entrambi emanano un bagliore azzurro». Per Donato Marocco è «la memoria di un contatto, di un incontro, di un legame che si instaura». E poi le foto di Valentina Vannicola, che presenta come reali scene costruite secondo le dinamiche proprie della cinematografia, testimonianza della staged photography, la tendenza della fotografia contemporanea.

Giulio de Mitri "Greto degli Dei"

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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“ONDE BLU”!!!