Cinema d’autore e salvaguardia del mare: va in scena Ocean Film Festival

di Martina Grandori

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iovedì 7 inaugura a Milano la quinta edizione di Ocean Film Festival, kermesse cinematografica dedicata al mondo del mare, degli oceani e di chi li protegge, proponendo una selezione di alcuni tra i migliori filmati presentati all’Ocean Film Festival Australia.

Un tour itinerante che toccherà 14 città, fra cui Bolzano, Udine, Trieste, Padova e Torino (il programma dettagliato è consultabile su https:// www.oceanfilmfestivalitalia.it/date-ocean-film-festival-italia.html).

Filo conduttore di Ocean Film Festival il mare e i suoi abitanti, ma anche un viaggio sulle incredibili onde che entusiasmano i surfisti ed emozionano gli appassionati della tavola. Nove i titoli fra film e cortometraggi, perlopiù ambientati in America dove tra oceani e mari estremi c’è molto da raccontare in fatto di natura, avventura e soprattutto la salvaguardia. Sì perché ancora una volta il mondo del cinema sposa la causa ambientale, supporta con il suo saper comunicare e coinvolgere generazioni di tutte le età, non bisogna mai dimenticarsi del potere magnetico e seduttivo del grande schermo.

Ad organizzare il Festival, Itaca Outdoor Community, associazione dal 2013 che promuove un cinema di nicchia all’insegna della natura incontaminata, delle montagne e degli oceani, contesti in grande difficoltà raccontati da cineprese di registi indipendenti e con il brivido dell’outdoor nel sangue.

Nel 2019 è arrivato un importante riconoscimento: la pellicola Free Solo, racconto delle incredibili imprese dello scalatore Alex Honnold, presentato da Itaca, ha vinto l’Oscar come miglior documentario. Ed è proprio il diffondere conoscenza, apprendimento, portare all’attenzione del pubblico le problematiche ambientali legate a ecosistemi in pericolo, sensibilizzando grandi e piccini alla tutela degli oceani la mission di Ocean Film Festival.

Dal lungo viaggio in kayak di Lucy Graham e Mathilde Gordon lungo la costa dell’Alaska e del Canada per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento marino da plastiche raccontato in Changing Tides, a From Kurils with love che ci porta alla scoperta di questo arcipelago di 56 isole fra Hokkaido e Kamchatka, fino a tre corti per chi ha dichiarato amore al super e alle grandi onde.

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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“ONDE BLU”!!!