Boutique hotel sull’acqua: a Suzhou ha inaugurato il Boatyard

di Martina Grandori

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a destinazione in questione non è dietro l’angolo, ma per chi ha la fortuna di trovarsi a Shangai, a poco più di un centinaio di chilometri, a Suzhou "la città dei giardini" ha da poco inaugurato un capolavoro di nuova architettura completamente integrato con la natura attorno.

È il nuovo Boatyard Hotel da poco inaugurato, opera di WJ Studio, un’architettura adagiata sull’acqua all’ingresso del Shanwan Village, un tutt’uno con il Fiume Azzurro, il fiume più importante nella storia, nella cultura e nell’economia della Cina, nonché il terzo fiume al mondo. Un contesto molto quieto, pacifico che ha ispirato WJ Studio e GOA, la sensazione ricreata con successo è pari a quella di sedersi in barca e guardare fuori, sembra di essere circondati da cielo e acqua e di beneficiare di tanta energia rigenerativa.

Non a caso il Boatyard Hotel è costruito su un isolotto e ha un ponte di collegamento. Un progetto pilota per ridisegnare l’area in nome di uno sviluppo del verde e dell’integrazione ecologica del delta dello Yangtze, il Fiume Azzurro.

Una struttura assai scenica dalle forme arrotondate, i tetti sono ad arco, con un gioco di alti e bassi formano una colonia, proprio come le navi ormeggiate sul lungomare, un omaggio alla storia del Fiume Azzurro che da sempre è una via di commerci e scambi culturali.

La forma ondeggiante del tetto ha anche una funzione emotiva: se piove, le gocce d’acqua rimbalzano e scivolano via creando un unicum con il paesaggio, questo boutique hotel è senza dubbi un luogo della contemplazione, e per questo gli arredi sono minimali, nessuna interferenza che rubi spazio alla capacità di immagazzinare ricordi.

Minimal anche le camere, tutte con una vetrata affacciata sulla natura, qui tutto è un’esperienza, un’overture per entrare sempre di più in connessione con l’acqua. “La vita è come una lunga barca, che attraversa la vita quotidiana e il desiderio; l’amore è la via del ritorno”: è questa  visione  poetica  degli architetti che l’hanno ideato.

Sono Martina Grandori, vivo quotidianamente con il senso dell’umorismo e alla ricerca dell’estetica, tento di migliorarmi ogni giorno in nome di una magica evoluzione, nutrendo il mio giardino degli interessi. Adoro scrivere, lo faccio da vent’anni in qualità di giornalista specializzata in lifestyle, prestata poi al mondo dell’ambiente e della sostenibilità. Sono madre di due bambine che hanno rivoluzionato la mia vita in positivo, da sempre vivo nella bellissima Milano, città che adoro perché ha moltissimo da offrire oltre allo smog.

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

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