Tuffi, il commento di Francesca Dallapé: «Italia, che squadra!»

L’azzurra dell’Esercito sta seguendo per noi gli Europei di Budapest: ieri da 1 metro oro nel sincro misto con Pellacani-Santoro e bronzo Tocci

 

di Francesca Dallapé

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erza giornata del programma di tuffi ieri agli Europei di Budapest e sale a 5 il bottino di medaglie, con la seconda d'oro, per la Nazionale italiana guidata dal d.t. Oscar Bertone: a firmare il successo nel trampolino da 3 metri sincro misto Chiara Pellacani (che fa tris dopo l'argento nel team event e il bronzo da 1 metro) e Matteo Santoro (che hanno rispettivamente 18 e appena 14 anni). I due azzurri hanno chiuso con 300.69 davanti alla Germania con Lou Noel Massenberg e Tina Punzel e alla Russia con Ilia Molchanov e Vitallia Koroleva. Nella finale del trampolino maschile da un metro, bronzo per Giovanni Tocci, alle spalle del tedesco Patrich Hausding (oro con 427.75 punti) e del britannico Jack Laugher (argento con 402.90), che ha staccato di appena 40 centesimi il 25enne calabrese. Che a sual volta a preceduto l'altro azzurro Lorenzo Marsaglia. Oggi sono invece in programma preliminari e finali del trampolino sincro da 3 metri maschile (di nuovo con Tocci e Marsaglia) e la piattaforma femminile (con Naomi Batki e Sarah Jodoin). E allora andiamo ad ascoltare il commento di Francesca Dallapé, che sta seguendo per noi la rassegna continentale.

Sono nata a Trento dove vivo e mi alleno. Nel 2017 sono diventata mamma di Ludovica. Sono appassionata di tuffi fin da bambina e ho iniziato presto la mia carriera da professionista: a 13 anni sono entrata a far parte della Nazionale giovani e nel 2003 ha vinto il suo primo bronzo agli Europei giovanili. Dal 2009 al 2015, insieme a Tania Cagnotto, ho formato la coppia più vincente di sempre a livello europeo, conquistando 8 ori consecutivi nella specialità 3 metri sincro. Nel 2016 a Rio de Janeiro sono riuscita a realizzare il mio sogno più grande: vincere una medaglia Olimpica!!! La mia determinazione e l’estrema passione per lo sport mi hanno portata, dopo la nascita di Ludovica, a tornare all'agonismo e a gareggiare per il Gruppo sportivo dell'Esercito.

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