Danilo Palmucci: “Piscina, bici, mare: provate a starmi dietro!”

di Roberto Parretta

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na passione: quella per il triathlon. Un amore da trasmettere, ma che lo vede anche mettersi al servizio degli altri. Danilo Palmucci è così: il suo nome è legato a doppio filo al del triathlon e ai successi raccolti in una carriera infinita. Iniziata quando ancora il triathlon non era sport olimpico, non era sport di vetrina, prima di trasformarsi in quello che è oggi, un vero e proprio culto per appassionati.

L’acqua quindi come elemento centrale: ed è per questo che Danilo Palmucci ha voluto unirsi alla nostra campagna #mettiamocilacuffia, per ricordare a tutti l’importanza vitale che ha il nuoto nella vita di tutti. E noi abbiamo provato a riassumere in questo video la giornata del campione:

E alla soglia dei 60 anni, il campione romano ancora non molla di un millimetro, tanto che per stargli dietro bisogna diventare triatleti come lui: in mattina in piscina, per una lezione di nuoto molto particolare assieme all’avvocato Antonio Organtini, il Direttore Generale del Centro Regionale per i ciechi a Roma, poi in sella alla bici per arrivare a Ladispoli e quindi ancora nuoto in mare.

A trasmettere a Danilo Palmucci l’amore per lo sport, la passione e l’importanza del nuoto è stato il papà e oggi tocca a lui riprendere quel filo trasmettendo quegli stessi insegnamenti ai figli.

Ho iniziato ad appassionarmi di sport dalla nascita e da 20 anni sono collaboratore della Gazzetta dello Sport. Ho seguito tantissime discipline: principalmente rugby (corrispondente in 3 edizioni dei Mondiali in Francia, Nuova Zelanda e Inghilterra e tutti i Sei Nazioni dal primo del 2000), poi fra gli altri equitazione, taekwondo, surf, atletica leggera e ovviamente anche nuoto. I miei risultati sportivi di maggior rilievo? Ultimo nelle batterie dei 50 stile libero al memorial Boscaini del 1985 e medaglia di bronzo al Settecolli 2019 nei 50 stile dei giornalisti!

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Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

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“ONDE BLU”!!!