160° anniversario della Marina Militare

Con la Giornata della Marina la Forza Armata celebra l’anniversario dell’Azione di Premuda del 10 giugno 1918, una delle più significative e ardite azioni compiute sul mare

di Redazione

O

ggi giovedì 10 giugno 2021, a Palazzo Marina in Roma, si svolgono le celebrazioni per la Giornata della Marina 2021 alla presenza dei vertici dei Dicastero e del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone.

La cerimonia è visibile in diretta streaming su Facebook e Youtube Marina.

Per l’occasione è previsto un annullo filatelico speciale a cura di Poste Italiane: il timbro raffigura il logo dei 160 anni della Forza Armata e racchiude elementi simbolici legati alla nostra storia, tradizioni e valori. Nell’occasione, saranno disponibili gratuitamente anche delle cartoline speciali, insieme ad alcune emissioni di francobolli di Poste Italiane a tema Marina Militare che potranno essere acquistate liberamente dal pubblico.

Inoltre l’Associazione Radioamatori Marinai Italiani ha dato vita allo speciale diploma radiantistico denominato “160° Anniversario Marina Militare Italiana”.

Il 13 febbraio 1861, la fine del Regno delle due Sicilie sancì l’unione della Real Marina Sarda alla Marina Borbonica, che contribuì al suo potenziamento il 17 marzo successivo, con la proclamazione del Regno da parte del Parlamento di Torino. Con la resa della piazzaforte di Gaeta, nascevano così l’Italia e la Marina Militare Italiana, che sotto le mura di Gaeta aveva avuto il battesimo del fuoco. Dal 1946 in seguito alla proclamazione della Repubblica ha assunto la nuova denominazione di Marina Militare.

Le giornate celebrative delle Forze Armate, compresa quella della Marina Militare, furono istituite nel 1939. Nel periodo dal 1950 al 1964 la Giornata fu celebrata il giorno di Santa Barbara (4 dicembre). Dal 1964, la ricorrenza è stata definitivamente riportata al 10 giugno.

La storia della Marina Militare costituisce un prezioso patrimonio di valori e tradizioni, garantendo come missione primaria la sicurezza dal mare e sul mare e svolgendo attività umanitarie ed emergenziali, di soccorso e assistenza medico-sanitaria.

Nel Mediterraneo con l’operazione Mare Sicuro per il controllo dei flussi migratori; nell’Oceano Indiano e nel Golfo di Guinea con la missione europea Atalanta e quella nazionale Gabinia per il contrasto alla pirateria. E ancora nel Golfo Persico, in Mar Rosso e nel Mar Artico, solo per citarne alcune, le attività della Marina non si sono mai fermate.

Nelle attività di contrasto al COVID-19 la Marina Militare ha dato il suo contributo fornendo uomini e mezzi a supporto del Sistema nazionale di Protezione civile. Degli oltre 100.000 militari resi disponibili dalla Difesa dall’inizio dell’emergenza sanitaria COVID-19, ben 20.000 sono uomini e donne della Marina Militare. Il personale specialistico è stato inviato in supporto al Servizio Sanitario nazionale, con un coinvolgimento che ha toccato punte di oltre 130 unità, tra medici, infermieri e tecnici sanitari, impiegate in diverse aree del paese.

Con la Giornata della Marina la Forza Armata celebra l’anniversario dell’Azione di Premuda del 10 giugno 1918, una delle più significative e ardite azioni compiute sul mare durante la Prima guerra mondiale, quando i MAS 15 e 21 attaccarono una potente formazione navale austriaca.

La sezione dei due MAS, guidata dal Capitano di Corvetta Luigi Rizzo e al comando rispettivamente del Capo Timoniere Armando Gori e del Guardiamarina Giuseppe Aonzo, affondò all’alba del 10 giugno 1918, la corazzata Szent Istvan (Santo Stefano). L’azione stroncò sul nascere una pericolosa incursione che il grosso della flotta austriaca si predisponeva a compiere contro lo sbarramento antisommergibili organizzato dagli Alleati nel Canale d’Otranto, per precludere l’accesso all’Adriatico ai sommergibili tedeschi.

Nella notte fra il 9 e il 10 giugno 1918 la sezione dei due MAS, lasciava il porto di Ancona dirigendosi verso l’isola di Premuda per effettuare dei normali controlli: durante le operazioni di rastrellamento le unità intercettarono due navi da battaglia, un cacciatorpediniere e sei torpediniere che, uscita dalla base nemica di Pola, stava dirigendo verso il Canale di Otranto. Ebbe così origine l’azione nel corso della quale, a conclusione di un attacco condotto con incredibile audacia, il Comandante Rizzo silurò ed affondò all’alba del 10 giugno 1918, la nave da battaglia Szent Istvan.

A Luigi Rizzo, già decorato con Medaglia d’Oro al valor militare per aver forzato sei mesi prima il porto di Trieste affondandovi la Nave da battaglia Wien venne attribuita, per questa impresa una seconda Medaglia d’OroL’azione di Premuda ebbe conseguenza ben più importante dell’affondamento di una singola nave, poiché l’impresa bloccò sul nascere l’attuazione di un piano politico e strategico inteso a contestare la supremazia navale finora dimostrata dal nostro Paese in Adriatico. 

I siluri di Luigi Rizzo, colpendo le forze avversarie troncarono l’impresa sul nascere, costringendo la flotta austriaca a rinunciare definitivamente all’ambizioso progetto. La messa in sicurezza dell’Adriatico e la protezione delle vitali linee di comunicazione marittima che dagli oceani al Mediterraneo alimentavano l’Italia, furono una indispensabile premessa al successo finale.

 

Auguriamo a tutti i militari, i ragazzi e le ragazze arruolati in Marina Militare un buon anniversario e un buon lavoro!

Ecco il team di “On The Blue”: Carolina, Cinzia, Consuelo, Costanza, Fabrizio, Francesca, Katia, Lorenzo, Lucio, Martina, Manuel, Pino, Roberto e Stefano. Ogni giorno vi raccontiamo l'acqua in ogni sua forma e declinazione, attraverso esperienze e racconti delle donne e degli uomini che seguendo il flusso delle onde andremo a incontrare, o ci verranno incontro.

TOP

 

 

Nasce il nuovo progetto di comunicazione che unisce sotto un’unica piattaforma online gli appassionati del mondo dell’acqua declinato in tutte le sue forme.

 

La parola acqua deriva dal latino “aqua”, che a sua volta ha una radice indoeuropea, la stessa della parola onda, che passando dal greco diventa “unda” in latino.

Acqua e onda: ovvero identica radice linguistica per due elementi che non possono esistere l’uno senza l’altro. 

 

Le onde sono un movimento perpetuo, sono il fluido che rappresenta l’impulso positivo al cambiamento.

 

Da qui nasce l’avventura di “On the Blue”: che ogni giorno vi condurrà in un viaggio in compagnia di chi questo elemento lo vive e lo ha vissuto.

 

SEGUI LE NOSTRE

“ONDE BLU”!!!